La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti ha approvato una legge volta a creare una commissione d’inchiesta sull’assalto al Campidoglio del 6 gennaio, quando un gruppo di sostenitori dell’ex presidente Donald Trump ha fatto irruzione per interrompere la certificazione del voto elettorale. Lo scrive la stampa Usa, sottolineando che alcuni repubblicani hanno votato con i democratici a dispetto delle posizioni contrarie espresse dalla leadership conservatrice. Prima del voto, i leader democratici alla Camera hanno sostenuto di aver fatto diverse concessioni ai repubblicani per raggiungere un compromesso. La presidente della Camera, Nancy Pelosi, ha affermato che i leader conservatori hanno sollevato obiezioni dell’ultimo minuto perche’ “hanno paura della verita’”. Pelosi e’ stata la prima, gia’ a poche ore dall’assalto, a ipotizzare la creazione di una commissione d’inchiesta sul modello di quella istituita per l’11 settembre 2001.
Nelle scorse ore il della minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnell, si e’ espresso contro l’iniziativa. “Dopo un’attenta riflessione, ho preso la decisione di oppormi alla sbilanciata proposta dei democratici alla Camera per la creazione di un’altra commissione volta a studiare gli eventi del 6 gennaio”, ha dichiarato McConnell in aula al Senato. La sua opposizione giunge dopo quella del leader dei repubblicani alla Camera, Kevin McCarthy, che a sorpresa aveva preso posizione ieri contro il disegno di legge, sul quale democratici e repubblicani avevano trovato un accordo la scorsa settimana in sede di commissione per la Sicurezza nazionale. La posizione di McConnell getta una pesante incognita sul destino della proposta, che per passare al Senato avrebbe bisogno del voto a favore di almeno dieci esponenti repubblicani. Sulla questione si e’ schierato anche l’ex presidente Donald Trump, che in un comunicato ha definito la proposta della commissione d’inchiesta “una trappola democratica”.