‘Aumento storico’ del budget militare, con attenzione alla sicurezza nazionale e pubblica. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, sta preparando un aumento per la Difesa di 54 miliardi di dollari, un incremento del 10% rispetto ai livelli attuali di spesa. Di recente aveva rilanciato la corsa agli armamenti, ipotizzando un ampliamento dell’arsenale nucleare degli Stati Uniti. La sua promessa era stata di essere il garantire di un’America sempre ‘in testa al gruppo’ delle potenze atomiche. Ma la copertura per i 54 milioni di dollari ai militari non è ancora chiara. Si parla di tagli, di sicuro c’è la prevista ampia riduzione degli aiuti finanziari destinati all’estero. ‘Faremo di più con meno rendendo il governo snello’, ha detto Trump parlando durante un incontro con la National Governors Association, associazione che rappresenta i vari governatori Usa.
Usa, aumento spese Difesa di 54 miliardi di dollari
Il Pentagono ha inviato alla Casa Bianca il piano anti-Isis. Sul tavolo del presidente sono arrivate le ‘opzioni preliminari’ per la lotta allo Stato Islamico. Trump che aveva concesso 30 giorni di tempo al segretario della Difesa James Mattis per presentare alla Casa Bianca un piano d’azione che il tycoon ha fortemente promesso in campagna elettorale. Trump si prende la sua piccola rivincita contro la Hollywood che lo critica aspramente. Per il tycoon l’errore commesso nell’assegnare l’Oscar per il miglior film è dovuto al fatto che tutta la cerimonia ‘è stata troppo concentrata sulla politica’. Insomma l’ossessione di Hollywood contro la politica di Trump ha rovinato la magia degli Oscar. Il presidente si è tolto il sassolino in un’intervista a Breibart, il sito conservatore in cui lavorava lo stratega della Casa Bianca Steve Bannon: ‘Erano troppo concentrati sulla politica. È stato triste, hanno rovinato il glamour degli Oscar. Sono stato agli Oscar e questa volta mancava quel qualcosa di speciale. E la fine della cerimonia è stata triste’. Il presidente ha, poi, una soluzione molto buona per sostituire l’Obamacare, che ha ‘fallito e deve essere bocciato e sostituito’. Lo afferma, sottolineando che il piano per il taglio delle tasse non può procedere fino a quando non si conosceranno i costi per la riforma sanitaria. La guerra di Trump ai media, ha spinto la Casa Bianca ad aumentare le misure di sicurezza per evitare le fughe di notizia, e sono stati aviati controlli a campione dei cellulari degli uomini dello staff. Il portavoce, Sean Spicer, ha convocato a sorpresa il suo gruppo di lavoro per una riunione ‘urgente’. Quando erano tutti presenti, dopo aver manifestato il suo disappunto e la sua frustrazione per il fatto che sui giornali erano trapelate notizie ‘sensibili’, ha fatto appoggiare sul tavolo gli ‘smartphone‘ ai collaboratori, compresi quelli privati, li ha controllati. Alla scena, di grande imbarazzo per tutti, erano presenti gli avvocati della Casa Bianca. Al termine, Spicer ha messo in guardia dal non far filtrare notizie sulla riunione e sui controlli dei cellulari, ma evidentemente è successo ancora: la notizia è trapelata. Domani, alle 3 del mattino, Trump terrà il suo primo discorso sullo Stato dell’Unione, la cerimonia più importante nella vita politica degli Stati Uniti in cui illustra il programma di governo e fa il punto sulla situazione negli Usa. Il discorso è seguito in tv da milioni di americani.