Cala il tasso di disoccupazione negli Stati Uniti. L’economia americana ha creato infatti a settembre 114.000 posti di lavoro. Il tasso di disoccupazione è sceso quindi al 7,8% dall’8,1% di agosto.
In particolare a settembre sono stati creati 104.000 posti di lavoro nel settore privato e 10.000 in quello pubblico. Inoltre il settore manifatturiero ha perso 16.000 posti di lavoro mentre quello delle costruzioni ne ha creati 5.000.
Il Dipartimento del Lavoro ha anche rivisto al rialzo il dato di agosto, quando sono stati creati 142.000 posti di lavoro, più dei 96.000 inizialmente stimati. Il tasso di disoccupazione, che deriva da un’indagine diversa rispetto a quella della creazione di posti di lavoro, è sceso per l’assunzione di lavoratori part-time.
Ottimista rispetto a tali dati, il presidente degli advisor economici della Casa Bianca, Alan Krueger, secondo cui l’economia americana si sta muovendo nella giusta direzione.
Più cauto invece il candidato Mitt Romney, secondo cui i dati sul mercato del lavoro non sono quelli di “una vera ripresa economica”. Il “tasso vero di disoccupazione è vicino all’11%. Lo afferma il candidato repubblicano.
Parla invece di manipolazione Jack Welch, , ex numero uno di General Electric. “Gli ultimi dati sulla disoccupazione sono manipolati”, dice Welch secondo cui i numeri che indicano a settembre una disoccupazione ai minimi dal gennaio 2009 “sono stati cucinati e distorti dall’amministrazione Obama, attacca Welch, molto attivo nell’appoggiare la campagna elettorale del candidato repubblicano alla presidenza, Mitt Romney”.
Commenti “irresponsabili” per Krueger, secondo cui “nessuna persona seria” metterebbe in dubbio l’integrità dei dati sul lavoro.