Stati Uniti e Gran Bretagna invitano i propri cittadini a non recarsi all’aeroporto di Kabul e chi è già allo scalo deve lasciarlo immediatamente perché potrebbe essere imminente un attacco terroristico da parte dell’Isis. “A causa di minacce alla sicurezza fuori dai cancelli dell’aeroporto, chiediamo di evitare i cancelli di ingresso a meno che non siano state ricevute istruzioni da rappresentanti del governo”, è l’allert che giunge dall’ambasciata americana.
“C’è una minaccia alta e permanente di attacco terroristico, mentre migliaia di afghani sono ancora ammassati alle porte dello scalo nella speranza di fuggire dal Paese caduto nelle mani dei talebani”. “Le notizie nel corso della settimana sono diventate sempre più credibili. E si tratta di imminente e gravi minacce alla vita”, ha detto stamane Heappey a Times Radio: “Questa è una minaccia molto seria, molto imminente”.
Anche Australia e Nuova Zelanda hanno chiesto ai propri connazionali di non recarsi all’aeroporto e a quanti si trovano già lì di andare via immediatamente a causa del rischio di un attentato, segnalato già ieri dall’intelligence americana.
Il ministro australiano degli Esteri Marise Paye avverte: “C’è una minaccia in corso di un attacco terroristico molto alta”. Il Foreign office britannico, nell’emettere l’avviso ai propri connazionali, ha chiesto di “andare via verso un luogo sicuro e aspettare ulteriori notifiche”. Il dipartimento di Stato americano qualche ora prima aveva chiesto a quanti fossero in attesa all’Abbey Gate, East Gate o al North Gate di “andare via immediatamente”.
Anche il ministero degli Esteri della Nuova Zelanda ha diffuso un ‘advisory’, chiedendo di non recarsi all’aeroporto a causa di una minaccia terroristica in corso molto alta e di restare in un luogo sicuro. Poi il ministero ha fatto sapere che “la Nuova Zelanda non accetterà più richieste dai cittadini afghani” dal momento che stanno per concludersi le operazioni di evacuazione.