La Russia ha vissuto ieri un’altra giornata all’insegna della repressione politica. Per il secondo weekend di fila, la polizia è tornata a soffocare con arresti e manganellate le proteste contro la detenzione del rivale numero uno di Putin, Alexey Navalny.
L’ong Ovd-Info riferiva in serata di almeno 5.414 (secondo l’Ong Ovd-Info) fermati, tra cui 82 giornalisti. C’è inoltre notizia di alcuni dimostranti feriti e di agenti che hanno usato i taser contro i manifestanti.
Le violenze della polizia russa sono state aspramente criticate dall’Unione europea. “Anche oggi condanno gli arresti di massa e l’uso sproporzionato della forza contro dimostranti e giornalisti in Russia”, ha detto l’Alto Rappresentante Ue, Josep Borrell. Dichiarazioni sulla stessa lunghezza d’onda sono giunte dagli Usa di Joe Biden, che per bocca del segretario di Stato Antony Blinken hanno denunciato le “tattiche brutali” del Cremlino contro i manifestanti e per tutta risposta sono stati accusati dal ministero degli Esteri di Mosca di “grossolane interferenze” nelle questioni interne della Russia.
Il vice presidente del Consiglio di sicurezza russo, Dmitry Medvedev, ha descritto l’oppositore Alexey Navalny come una “canaglia politica”, i cui tentativi di arrivare al potere stanno diventando sempre più “cinici e spregiudicati”.
“Avevo questa opinione prima e la penso ancora così. Credo che Navalny sia una canaglia politica, una persona che impiega tattiche sconsiderate per arrivare al potere al fine di raggiungere i propri obiettivi”, ha detto Medvedev. “A questo proposito, le azioni di Navalny sono diventate molto più ciniche e spregiudicate di quanto non fossero solo pochi anni fa”, ha aggiunto, citato dalla Tass.
L’ufficio del Procuratore generale della Russia ha detto che la richiesta del Sistema Penitenziario Federale di commutare la condanna di Alexei Navalny da pena sospesa a reale è giustificata a causa delle violazioni commesse e che sosterrà questa posizione in tribunale. “Il comportamento illegale di Alexei Navalny è alla base della richiesta alla corte di annullare la condizionale e tale richiesta è stata riconosciuta come legale e ragionevole”, recita il servizio stampa dell’ufficio, citato da RIA Novosti. L’udienza si terrà domani e Navalny rischia 3 anni e 6 mesi di carcere ‘vero’.
Il Cremlino ritiene che nelle manifestazioni di protesta a sostegno dell’oppositore in carcere Alexey Navalny la polizia abbia agito “in modo duro ma nell’ambito della legge”. “Ciascuna di queste azioni – ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov – deve essere considerata separatamente. Non vi è una tendenza generale qui. Come tendenza generale se ne può prendere solo una, e cioè che alle azioni provocatorie la polizia ha reagito in modo duro ma nell’ambito della legge”. Lo riporta l’agenzia Interfax.