Il Partito repubblicano degli Stati Uniti ha bloccato al Senato l’approvazione della riforma della normativa elettorale federale promossa dai Democratici, dopo l’infruttuoso tentativo di questi ultimi di modificare i regolamenti parlamentari sull’ostruzionismo. Determinante a questo proposito è stato lo smarcamento di due senatori democratici centristi, Joe Manchin e Kyrsten Sinema, che sulla modifica dei regolamenti si sono schierati coi Repubblicani.
La riforma della normativa elettorale promossa dei Democratici combina il Freedom Vote Act – un intervento in materia di finanziamenti alle campagne elettorali – e la John Lewis Voting Rights Act, che allenterebbe significativamente i requisiti e i controlli per l’esercizio del diritto di voto. Il provvedimento ha ottenuto ieri 51 voti favorevoli, meno dei 60 necessari a far proseguire l’iter legislativo proprio per effetto del ricorso dei conservatori alle pratiche formali di ostruzionismo previste dai regolamenti del Senato. Nessun dei senatori Repubblicani ha votato in favore della riforma, che a detta di questi ultimi costituisce un attacco all’integrità del voto e che è promossa con forza anche dal presidente Joe Biden.