Nell’arte di trasformare un ostacolo in un trampolino di lancio, Donald Trump ha decisamente pochi rivali, forse nessuno. Ecco perchè anche stavolta sarebbe pronto a sfruttare l’onda delle polemiche, dopo esserne uscito vincente. Unico Presidente che per due volte ha dovuto subire “l’onta” della procedura per l’impeachment, è anche l’unico che per due volte è stato assolto.
Certo, la macchia dell’assalto a Capitol Hill resta ma, come da copione, i numeri al Senato erano dalla sua e, alla fine, è arrivata l’assoluzione pressochè scontata per l’ex Presidente degli Stati Uniti , accusato di aver istigato l’assalto al Campidoglio di Washington.
Sette i repubblicani che hanno votato contro il presidente: il numero più alto di defezioni nel partito dell’imputato nella storia dell’impeachment. Ma non è bastato. Ovviamente, il Tycoon è già pronto alla “vendetta” politica contro i ribelli: La commissione esecutiva del partito repubblicano della Louisiana ha votato una mozione di censura verso Bill Cassidy. “Condanniamo nei termini più duri il suo voto. Fortunatamente menti più lucide hanno prevalso e Trump è stato assolto”, ha reso noto la commissione. Cassidy aveva twittato di aver votato per la condanna “perchè la nostra Costituzione e il nostro Paese sono più importanti di qualsiasi persona”.
Nonostante l’assoluzione di Trump nel processo per l’assalto al Congresso del 6 gennaio, le accuse contro di lui “non sono in discussione” e l’attacco dimostra che “la democrazia è fragile”. Questo il commento del Presidente Joe Biden. “Anche se il voto finale non ha portato a una condanna – ha aggiunto – la sostanza dell’accusa non è in discussione”. “Questo triste capitolo della nostra storia ci ha ricordato che la democrazia è fragile. Che deve essere sempre difesa. Che dobbiamo essere sempre vigili”, ha concluso in una dichiarazione.
Durissima la reazione della speaker della Camera, la democratica Nancy Pelosi, che ha definito “codardi i repubblicani che hanno avuto paura di fare il loro lavoro rispettando le istituzioni”.
Che succederà ora? Assolto e felice, sembra proprio che il Tycoon sia pronto a tornare per riprendersi la Casa Bianca alle prossime presidenziali nel 2024.
Ne è convinto Lindsey Graham, senatore repubblicano e stretto alleato dell’ex Presidente: “Donald Trump è già pronto ad entrare in campagna elettorale, a ricostruire il partito repubblicano e io sono pronto a lavorare con lui. Trump è il membro più energico del partito”. Quella dell’ex presidente Usa è “la forza più potente” e “il movimento Trump è in piena forma”, dice Graham.
Insomma, Biden è avvisato.