Dopo la strage della scuola di Newtown, nel Connecticut, avvenuta il 14 dicembre scorso, dove un ragazzo 22enne uccise 20 bambini, insegnati e poi si tolse la vita, centinaia di insegnanti si stanno attrezzando per difendere i propri alunni da possibili nuove stragi. La più potente lobby pro armi americana, la National Rifle Association, ha auspicato l’arruolamento di guardie armate in tutte le scuole, e incoraggiato gli insegnanti a procurarsi delle pistole. A Salt Lake City, in Utah, circa 200 insegnanti già sono impegnati in un corso per imparare a usare un’arma da fuoco in caso di emergenza. Per “prendere la mano”, usano pistole di plastica, e seguono le lezioni nella sala conferenze di un’arena di hockey. “Gli insegnanti sono professionisti – ha commentato a Usa Today Clark Aposhian, presidente e allenatore della Utah Shooting Sports Council – e prenderanno le misure necessarie per tenere una pistola in modo sicuro e discreto”. Corsi simili, vengono offerti anche dalla fondazione Buckeye Shooting, in Ohio, che dopo i fatti di Newtown, ha già ricevuto un numero di domande di iscrizione 20 volte superiore alla media, soprattutto da parte di insegnanti, autisti di autobus e custodi. Lo Utah è tra i pochi Stati americani a permettere di portare armi da fuoco, concesse con regolare licenza, nelle scuole pubbliche. Per questioni di riservatezza, non essendo possibile consultare liberamente i registri dei detentori di porto d’armi, non è dato sapere quali insegnanti dello Stato abbiano la possibilità di portare pistole in classe.
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