“Barack conosce il sogno americano perché lo sta vivendo, e vuole che tutti in questo paese possano avere la stessa opportunità, non importa chi siano o da dove vengano, come appaiono o chi amano”. Emozionata, commossa, Michelle Obama sale sul palco della Time Warner Cable Arena di Charlotte, North Carolina, alle 22.49 (le 4.49 in Italia), dopo un video di presentazione e una lunga attesa. Tutti aspettavano lei, la moglie del presidente, la donna con cui, per quattro anni, le americane hanno potuto identificarsi. Come era stato anticipato non vi sono stati attacchi politici nell’atteso discorso della first lady che ha parlato sì dei successi e dei problemi del primo mandato del marito, “ha recuperato la nostra economia dall’orlo del baratro”, ma soprattutto è stata una testimonial potente del valore dell’uomo Obama, della sua forza morale, facendo spesso riferimento alla sua storia personale e alla storia della loro coppia. “Ho amato Barack per come era”, ha detto ricordando il loro primo incontro, “la vecchia auto con cui mi è venuto a prendere”. “Il suo bene più prezioso era un tavolino trovato in una discarica e l’unico paio di scarpe decenti erano mezza taglia troppo piccole”, ha raccontato. Obama “crede che se lavori sodo, e bene, e riesci ad attraversare la porta delle opportunità poi non devi chiudere dietro di te questa porta, devi tornare indietro e dare alle altre persone le opportunità che ti hanno permesso di avere successo”, ha detto la first lady difendendo le politiche in favore dei più deboli del marito. “A lui non importa se questa sia una cosa politicamente facile, è così che è cresciuto, gli importa fare la cosa giusta, ha continuato, dopo così tanti momenti difficili e di trionfi che hanno messo alla prova mio marito in un modo in cui non avrei mai immaginato, io ho visto come essere presidente non ti cambia, ma rivela quello che sei”.