Nonostante fosse una persona con ritardi mentali, è stato comunque giustiziato. Il fatto è accaduto in Texas, dove Marvin Wilson, un 54enne afroamericano è stato condannato a morte per omicidio nel 1998. Ieri sera la corte Suprema aveva respinto un ultimo appello contro la condanna, eseguita mediante iniezione letale; nel 2002 la stessa Corte aveva proibito l’esecuzione dei condannati con deficit cognitivi ma senza mai definire con precisione il “ritardo mentale”, lasciando ai singoli stati il compito di stabilire i criteri legali necessari.
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