Obama ce l’ha fatta, la Corte Suprema degli Usa gli ha dato ragione. La riforma sanitaria varata dall’amministrazione del Presidente statunitense nel 2010, infatti, è stata promossa per intero, compreso l’obbligo per la maggioranza degli americani di avere una assicurazione medica. Si tratta di una enorme vittoria per il presidente statunitense. In base alla riforma la maggioranza degli americani dovrà dotarsi obbligatoriamente di un’assicurazione sanitaria entro il 2014, pena il pagamento di sanzioni. Non sono mancati però i dissidi tra i rappresentanti dei nove seggi. “Il fatto che la riforma – ha scritto il capo dei giudici costituzionali, John Roberts, motivando la decisione – prevede che alcuni cittadini possano pagare delle sanzioni per non aver ottenuto l’assicurazione medica può essere ragionevolmente considerato come una tassa”. Dunque, nulla di incostituzionale. Perché “la Costituzione – prosegue il giudice – permette tasse del genere e non è nelle nostre competenze vietarle”. La riforma sanitaria del presidente Usa Barack Obama è stata promossa dalla Corte Suprema con 5 voti a favore e 4 contrari. Contro l’Obamacare si sono schierati i giudici Antonin Scalia, Anthony Kennedy, Clarence Thomas e Samuel Alito. A sorprese il presidente John Roberts, un conservatore che ha scritto la sentenza, ha votato in favore.
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