Un giudice di Los Angeles ha respinto la richiesta di archiviazione nei confronti del regista Roman Polanski per le accuse di violenza sessuale risalenti a 40 anni fa. La richiesta era stata presentata dalla stessa Samantha Geimer, che nel 1977 era appena 13enne quando subì la violenza da parte di Polanski. La Geiner aveva chiesto di mettere fine al procedimento e a giugno era comparsa davanti al giudice Scott Gordon, sostenendo la richiesta di archiviazione presentata dal legale del regista. Tuttavia, il giudice Gordon ha stabilito che il tribunale non può archiviare un caso “semplicemente in base all’interesse della vittima”. Il giudice ha quindi ribadito che “l’accusato rimane latitante e si rifiuta di adeguarsi agli ordini del tribunale”. Per il giudice Gordon, nessun accordo processuale potrà essere attuato fino a quando Polanski non farà ritorno negli Stati Uniti e si sottometterà all’autorità del tribunale.
L’84enne regista franco-polacco, che nel 1977 ammise la violenza sessuale nei confronti delle Geimer, trascorse all’epoca 42 giorni in carcere, ma nel 1978 fuggì in Europa prima che il tribunale pronunciasse la sentenza. Da allora non ha più fatto ritorno negli Usa. Martedì, una donna identificata solamente con il nome “Robin” ha accusato Polanski di averla violentata nel 1973 quando aveva 16 anni.