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Il whistleblower statunitense Edward Snowden ha fatto domanda per la cittadinanza russa ma precisato, nel tweet in cui ha dato la notizia, di voler restare americano. L’ex appaltatore dell’intelligence Usa vive in esilio in Russia dal 2013, da quando fece trapelare che il governo americano spiava i suoi cittadini. Il tweet di Snowden arriva alcune settimane dopo aver ottenuto la residenza permanente in Russia e pochi giorni dopo che sua moglie, Lindsay Mills, ha annunciato di essere incinta. “Dopo anni di separazione dai nostri genitori, io e mia moglie non vogliamo essere separati da nostro figlio”, ha scritto Snowden nel tweet. In questa “era di pandemia e confini chiusi, chiediamo la doppia cittadinanza”, ha aggiunto.
Mosca ha recentemente allentato la severa legge per consentire alle persone che richiedono un passaporto russo di non dover rinunciare alla propria nazionalita’. Snowden chiarisce che sia lui che Mills “rimarranno americani” e “cresceranno il loro figlio con tutti i valori dell’America che amano, inclusa la liberta’ di dire la propria”. L’ex appaltatore americano e’ accusato negli Stati Uniti di spionaggio dopo aver fatto trapelare che agenti della National Security Agency (Nsa) avevano raccolto informazioni dai telefoni di milioni di cittadini statunitensi. All’inizio di quest’anno, il presidente Donald Trump aveva dichiarato che avrebbe “dato un’occhiata” alla possibilita’ di graziare Snowden, ma da allora non e’ piu’ tornato sul caso. Nel 2015, una richiesta al presidente Barack Obama di perdonare l’informatore era stata respinta dalla Casa Bianca.
