Gli Stati Uniti non finanzieranno più l’Agenzia Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa). Lo ha annunciato il dipartimento di Stato, affermando che quella dell’Unrwa è “un’operazione irrimediabilmente viziata”. Washington lamenta che la comunità internazionale non ha saputo colmare il vuoto dovuto al taglio dei fondi già deciso dall’Amministrazione Trump nei mesi scorsi. Gli Usa “non intendono più sostenere il peso assai sproporzionato” dei costi dell’agenzia, ha spiegato il dipartimento di Stato in un comunicato.
Gli Stati Uniti criticano anche la gestione dell’Unrwa, lamentando “l’infinita ed esponenziale crescita dei beneficiari” degli aiuti. L’Unrwa, con una dichiarazione del portavoce Chris Gunness ha espresso “profondo rammarico e delusione” respingendo le critiche al suo operato. L’Agenzia, ha spiegato, compenserà la perdita dei finanziamenti Usa ricercando nuovi aiuti da parte degli attuali donatori in Europa, nel Golfo e in Asia e trovandone di nuovi. Critica anche la risposta dei leader palestinesi e del responsabile per i profughi dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (Olp), Ahmad Abu Houli, per il quale gli Stati Uniti intendono “liquidare la causa palestinese ed esercitare pressioni e ricatti politici verso il popolo palestinese e i suoi leader”. Hamas ha invece lanciato un appello per una manifestazione internazionale contro la “tirannia americana” e, attraverso il portavoce Sami Abu Zuhri ha definito l’Amministrazione Trump “nemica del nostro popolo e dei popoli arabi e musulmani”.