Nove morti afroamericani, fra cui il reverendo Clementa Pinckney, 42 anni, nonché senatore democratico del Senato della Carolina del Sud. E’ il tragico bilancio della strage avvenuta ieri sera in una storica chiesa frequentata dalla comunità afroamericana a Charleston, South Carolina. Il responsabile del folle gesto sarebbe un giovane uomo bianco, probabilmente un crimine d’odio razziale. Entrato verso le 21, avrebbe aperto il fuoco all’impazzata, mentre era in corso una lettura della Bibbia.
La polizia ha subito avviato una vasta caccia all’uomo per rintracciarlo, usando anche gli elicotteri, ma senza successo. Da quanto emerge, si tratta di un ragazzo sui 21 anni, biondo, che indossa una maglia grigia e blue jeans. “E’ una tragedia incomprensibile”, ha detto il sindaco Joe Riley, precisando che otto persone sono morte sul colpo, mentre una nona e morta poco dopo il ricovero in ospedale. C’e’ anche un ferito, di cui al momento si ignorano le condizioni. Per il capo della polizia della città, Greg Mullen, si tratta con ogni probabilità “un crimine d’odio” razziale, e come tale verrà investigato. “Posso assicurare che stiamo facendo tutto quanto in nostro potere per trovare” il colpevole, ha detto. Mullen ha poi sottolineato che in base a quanto emerso finora, si tratta di un killer estremamente pericoloso, che ha agito da solo.
Poco dopo la sparatoria, alcune persone hanno riferito del fermo di una persona che corrisponde alla descrizione fatta dalla polizia, e hanno anche diffuso via Twitter le immagini in cui si vede un uomo in manette, ma gli agenti hanno poi fatto sapere che “il sospettato” è ancora ricercato.
Come se non bastassero le 9 vittime, si è anche diffusa la notizia di un allarme bomba nei pressi della chiesa, senza però trovare conferma. A quanto pare, a Charleston bianchi e afroamericani non vanno molto d’accordo. La cittadina, infatti, è stata di recente teatro di forti tensioni razziali dopo che un poliziotto bianco di nome Michael Slager è stato incriminato per sparato ad un nero, Walter Scott, uccidendolo mentre fuggiva, disarmato. Intanto, Jeb Bush, candidato alle presidenziali del 2016, aveva in agenda una serie di eventi elettorali proprio a Charleston, ma in seguito alla sparatoria ha fatto sapere di aver cancellato tutto il programma.
Alessandro Moschini