Il presidente Usa Donald Trump si oppone all’acquisto della societa’ americana produttrice di semiconduttori Lattice da parte di un gruppo cinese, attirandosi le dure critiche di Pechino. Il fondo d’investimento Canyon Bridge, supportato e finanziato da una controllata di China Venture Capital Fund Corp (CVCF), una e societa’ pubblica cinese, sta negoziando l’acquisto per circa 1,3 miliardi di dollari di Lattice Semiconductor Corporation. Secondo l’amministrazione Trump l’operazione “pone rischi alla sicurezza nazionale degli Stati Uniti”. Cosi’ ha detto il segretario al Tesoro, Steven Mnuchin. Lattice produce componenti per il mercato della comunicazione e per dei prodotti industriali che hanno possibili applicazioni militari.
La Casa Bianca a sua volta ha posto il veto alla transazione sulla base delle indicazioni del Comitato sugli investimenti stranieri in Europa, presieduto dal Tesoro. Anche l’amministrazione Obama si era opposta a un’acquisizione cinese nel settore dei semiconduttori., appellandosi ai “rischi per la sicurezza nazionali”. In quell’occasione il fondo cinese Grand Chip si apprestava ad acquisire Aixtron, una societa’ con base in Germania. Barack Obama si oppose all’acquisizione della filiale Usa di Aixtron, facendo fallire l’operazione. Nel 2015 anche i cinesi di Tsinghua Unigroup non riuscirono ad acquistare l’americana Micron Technology. Il veto all’acquisto di Lattice e’ stato duramente criticato da Pechino. Gao Feng, portavoce del ministero del Commercio ha espresso “viva inquietudine”. “Riteniamo – aggiunge – che un paese abbia il diritto legittimo di tutelare i settori sensibili, ma questo non deve diventare uno strumento di protezionismo”.