C’e’ anche una dipendente comunale tra le persone coinvolte nel giro di usura e spaccio scoperto a Roma da polizia di Stato e polizia locale, che hanno eseguito 10 misure cautelari di cui sette arresti e tre obblighi di firma. La donna, dipendente del Dipartimento Patrimonio, Sviluppo e Valorizzazione, e’ stata sottoposta a obbligo di firma. Per gli investigatori si sarebbe occupata di reclutate clienti, riscuotere ed effettuare prestiti. Inizialmente sarebbe stata a sua volta una vittima di usura. A capo del gruppo una coppia con precedenti.
Vittime degli usurai una trentina di persone in difficolta’ e commercianti. Il gruppo effettuava vari sistemi di prestito: sia societario con restituzione in 20 rate settimanali, sia a prestito fermo. I tassi variavano dal 104% a quasi il sei mila per cento. In un caso una delle vittime chiese un prestito per il funerale del figlio. Un commerciante, a fronte di un prestito di cinque mila euro, ha dovuto restituire 800 euro poche ore dopo. Per gli inquirenti i soldi venivano poi reimpiegati in attivita’ di spaccio. A casa di uno degli arrestati, in zona San Basilio, sono stati sequestrati quasi tre chili di cocaina. Le indagini, durate circa un anno, sono state condotte dagli agenti del commissariato Fidene e dagli agenti della polizia locale del Gruppo III.