Vaccini Covid, effetti collaterali su volontari

Diversi effetti collaterali sono stati rilevati nelle sperimentazioni di due candidati vaccini americani per il Covid-19, quelli dei colossi farmaceutici Moderna e Pfizer, come riportato da Repubblica.

Cinque dei volontari che stanno partecipando alle sperimentazioni (rispettivamente tre della prima azienda e due della seconda) avrebbero riportato reazioni indesiderate tra cui febbre alta, dolori muscolari, mal di testa e spossatezza, dopo essersi sottoposti alla somministrazione delle dosi.

Come successo durante i test clinici di AstraZeneca che ha dovuto momentaneamente bloccare le ricerche salvo poi avere l’autorizzazione per ripartire con lo sviluppo del vaccino dopo qualche giorno, anche in questo caso le conseguenze avverse rilevate sui volontari che si sono prestati alla sperimentazione rallenteranno la marcia dei due prodotti candidati contro il  coronavirus.

Secondo quanto riportato dall’emittente americana Cnbc, gli effetti sono durati appena un giorno, ma sono stati particolarmente gravi e debilitanti.

“Se il vaccino dovesse rivelarsi efficace contro Covid-19” ha raccontato una volontaria intervistata dalla rete televisiva “Bisognerà prepararsi a possibili effetti collaterali. La prima dose non è un grosso problema, ma la seconda vi metterà sicuramente a tappeto per una giornata intera. Preparatevi a prendere un giorno libero”.

La donna che ha chiesto di rimanere anonima ha testimoniato di aver sofferto di un forte mal di testa che l’ha debilitata per tutto il giorno, tanto da arrivare a dire che “gli effetti collaterali superano il rischio di contrarre il virus. Spero che il vaccino funzioni, ma anche che chi lo produce spieghi bene ai pazienti la possibilità di eventi avversi, avvisandoli di prendere un giorno libero dopo la somministrazione della seconda dose”.

Un altro dei volontari che ha subito gli effetti collaterali, Luke Hutchinson, un informatico quarantaquattrenne residente nello Utah, ha accusato brividi, tosse, mal di testa, difficoltà a respirare e temperatura corporea superiore a 38 gradi, dopo aver ricevuto la dose del vaccino di Moderna, una sintomatologia che ha descritto “del tutto simile a quella di Covid-19”. In relazione alla sua esperienza, che definisce comunque “un caso isolato”, anche lui, come la donna citata in precedenza, ritiene che “dal momento che tutto va nella direzione dell’approvazione del vaccino, i pazienti dovrebbero essere al corrente del fatto che gli effetti collaterali potrebbero essere molto debilitanti, specie dopo la seconda iniezione”.

Il colosso farmaceutico Moderna ha fatto però sapere, tramite una portavoce, che non commenterà le dichiarazioni dei partecipanti, limitandosi a chiarire che “in tutte le revisioni della sperimentazione, la commissione per la sicurezza ha dato via libera al proseguimento dei trial”.

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