La campanella suonerà tra meno di un mese in molte aule italiane ma sulle vaccinazioni obbligatorie regna il caos. Dopo la circolare sull’autocertificazione dei ministri Grillo e Bussetti, i presidi sono scesi sul piede di guerra, le regioni hanno annunciato l’intenzione di voler impugnare davanti alla Consulta l’emendamento sui vaccini inserito nel Milleproroghe e la ministra della Salute, Giulia Grillo ha annunciato ieri una legge ‘per l’obbligo flessibile’.
Si tratta di una proposta di legge, ha spiegato la ministra, ‘nella quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori e, quindi, anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche’. Ma cosa succederà a settembre? E cosa cambia per l’ingresso in aula?
6-16 ANNI – Per quanto riguarda le classi da 6 a 16 anni, le modalità restano le stesse indicate dalla legge Lorenzin. Si entra in classe con la presentazione del certificato di avvenuta vaccinazione o con la dichiarazione di aver fissato un appuntamento presso le Asl per effettuare la vaccinazione. I vaccini obbligatori restano i 10 previsti dalla legge Lorenzin, mentre i genitori che non rispettano l’obbligo rischiano multe salate.
E L’OBBLIGO FLESSIBILE? – Ieri la ministra della Salute Giulia Grillo, ospite della trasmissione ‘Omnibus’ su La7, ha parlato di una legge per l’obbligo flessibile. Si tratta di una proposta di legge della maggioranza, depositata nei giorni scorsi, “in cui spingeremo per il metodo della raccomandazione che è quello che noi prediligiamo da un punto di vista politico, nel quale prevederemo delle misure flessibili di obbligo sui territori e, quindi, anche nelle regioni e nei comuni dove ci sono tassi più bassi di copertura vaccinale o emergenze epidemiche”.