Con il suo nuovo singolo, Vischio, Valentina Parisse ci fa vedere un Natale diverso, lontano dagli stereotipi che lo vogliono, sempre e comunque, come il periodo in cui tutti sono in armonia tra loro e dove tutti ci sentiamo migliori. Con la giusta dose di ironia, ci racconta quindi quanto ci si possa sentire soli anche circondati da tante persone e regali, in un’apparente ma instabile e a volte finta atmosfera di festa e gioia, dove ognuno indossa una maschera per nascondere la realtà.
Dunque, dimentichiamoci le sdolcinate Bianco Natale e Jingle Bell, addio a All I want for Christmas is you di Mariah Carey, la canzone di Natale 2022 è Vischio.
Valentina Parisse è una delle più interessanti cantautrici italiane. Inizia la sua carriera nel 2011 con l’album Vagabond e da lì non si è più fermata. Ha scritto brani per Renato Zero e Michele Zarrillo. Tra il 2019 e il 2021 ha partecipato in veste di giudice a All Together Now e nell’estate del 2022 il suo brano Animali è stato un grande successo.
La mia intenzione con Vischio è quella di dare un altro punto di vista sul Natale, ma per una ragione molto semplice. Ogni anno in questo periodo si iniziano a sentire le solite canzoni natalizie, i grandi classici, le riedizioni, le cover delle cover, che però trovo molto distanti dalla realtà, per lo meno da come la percepisco io. Banalmente, questi grandi monti innevati, le campanelle, il senso di felicità dilagante dove tutti si è buoni non li vedo da nessuna parte. Avevo voglia quindi di alzare la voce e di dire che c’è un altro Natale, molto più vero e quotidiano.
Me ne rendo conto, perché seguo da vicino la cronaca e spesso si legge di persone anziane che stanno male e non hanno nessuno che bada a loro. Naturalmente, non voglio mettermi su un piedistallo ma con la mia canzone mi chiedo: a Natale diciamo sempre che siamo tutti più buoni, ma veramente lo siamo?
Io amo il Natale, spendo un sacco di soldi in decorazioni. Decoro anche il mio cane. Devo fare però questa premessa: era da diverso tempo che volevo pubblicare la mia canzone sul Natale. L’anno scorso dovevo trascorrere le feste dai miei dove avevo preparato già tutti gli addobbi, ma ho preso il Covid e sono dovuta restare a casa mia dove però non avevo fatto nulla, c’era il niente. Tutti mi chiamavano, per farmi gli auguri e io era da sola. Allora, visto come è andata l’anno scorso, mi auguro innanzitutto di essere in salute e se tutto andrà bene, trascorrerò il Natale nel modo più classico, godendomi gli affetti più cari.