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Il dottore si ferma. Alla fine del 2021 appenderà il casco al chiodo. Valentino Rossi ha deciso di fermarsi a fine stagione. A 42 anni, il campione di motociclismo annuncia l’addio al Motomondiale e la fine della carriera del pilota iniziata nel 1996.
“Come avevo anticipato, avrei preso la decisione sul mio futuro dopo la pausa estiva. Ho deciso di fermarmi a fine stagione”, dice Valentino Rossi in una conferenza stampa straordinaria convocata al Red Bull Ring, dove domenica si corre il Gp di Stiria. “Purtroppo, questa sarà l’ultima metà stagione come pilota MotoGp. E’ difficile, è un momento molto triste. E’ difficile pensare che l’anno prossimo non correrò in moto, l’ho fatto più o meno per 30 anni: la mia vita il prossimo anno cambierà. E’ stato un viaggio grandioso, mi sono divertito moltissimo. Sono 25-26 anni nel Motomondiale, è stato grandioso”, ripete.
“Avrei voluto correre per altri 20-25 anni, ma purtroppo non è possibile”, dice con amarezza il ‘Dottore’. “I momenti indimenticabili saranno sempre con me, è stato molto bello. Ho sempre dato il massimo per restare al top, è stato un viaggio lungo: alcuni miei tifosi magari sono nati mentre io ero già in pista. Ho avuto il sostegno e il tifo di persone di tutto il mondo, qualcosa per certi versi incomprensibile. Alcuni momenti sono stati pura gioia, ma bisogna capire che alla fine in ogni sport i risultati fanno la differenza: credo che questa sia la strada giusta. Potrei correre in MotoGp con il mio team e con mio fratello, ma va bene così. L’anno scorso non ero pronto a ritirarmi. All’inizio del campionato ero intenzionato a continuare, ma i risultati sono stati inferiori alle aspettative: gara dopo gara, ho cominciato a riflettere. Ora sono in pace con me stesso, penso sia il momento giusto anche se non sono felice di lasciare. Ma se corressi un altro anno non cambierebbe molto: io vorrei correre altri 20 anni”.
A 42 anni il fenomeno di Tavullia lascia le due ruote per tentare l’avventura con le quattro ruote. Il futuro di Valentino Rossi ha un percorso ormai quasi ben definito: l’automobilismo. “Adoro correre con le auto, penso che correrò con le macchine dall’anno prossimo ma non c’è ancora una decisione presa. Io mi sento un pilota e lo resterò tutta la vita: cambierò da moto a auto e continuerò ad esserlo, magari non allo stesso livello”.
