E’ il suo momento. Valeria Bruni Tedeschi al Festival di Cannes è arrivata con due film, dopo aver partecipato da regista e attrice gli anni scorsi. L’edizione numero 69 della kermesse la vede protagonista di Ma Loute, il film di Bruno Dumond in Concorso e La pazza gioia, di Paolo Virzì, accanto a Micaela Ramazzotti, nella sezione Quinzaine des Réalisateurs. Sorella di Carla, moglie di Nicolas Sarkozy, e figlia di Marisa Borini, che vediamo in un cameo nel film di Virzì, Valeria è fra le attrici più acclamate sulla Croisette. Fuori dai giochi ufficiali, non può ambire al premio alla miglior attrice. Ma molti, dopo averla vista fare la pazza Beatrice, altoborghese bipolare che trascina Micaela Ramazzotti in un viaggio matto, gioioso e disperatissimo, dicono che è Valeria la vincitrice morale. Il capitale umano, il film di Virzì del 2013 di cui è protagonista, è appena passato in tv mentre lei continua a costruire la sua carriera tra Francia e Italia. Nel film di Dumond in concorso, è un’aristocratica, ma muta in confronto a Beatrice. Fresca come una rosa di maggio, caschetto biondo e maglietta marinara ecco l’imprendibile Bruni Tedeschi.
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