Scacco matto alla ‘talpa’ della città del Vaticano. E’ stata arrestata dalla Gendarmeria un uomo accusato di illecito possesso di documenti riservati. L’annuncio è stato dato dal portavoce vaticano, Federico Lombardi, ed è la risposta delle autorità della Santa Sede a ‘Vatileaks’ e al libro di Gianluigi Nuzzi ‘Sua Santità’. “Questa persona -ha spiegato il gesuita- si trova ora a disposizione della magistratura vaticana per ulteriori approfondimenti”. Come riporta l’Ansa, il presunto corvo fermato in mattinata dalla gendarmeria vaticana è Paolo Gabriele, ‘aiutante di camera’ (cameriere del Papa) della famiglia pontificia.
Al primo manifestarsi delle fughe di documenti riservati vaticani, e dopo una prima indagine della Gendarmeria vaticana sul ‘corvo’, monsignor Angelo Becciu, il sostituto della Segreteria di Stato, spiegò, in un’intervista al direttore dell’‘Osservatore romano’ dello scorso 16 marzo, che la Segreteria di Stato Vaticana aveva disposto un’accurata indagine che riguardava tutti gli organismi della Santa Sede: a livello penale condotta dal promotore di giustizia del tribunale vaticano, Nicola Picardi, e a livello amministrativo svolta dalla stessa Segreteria di Stato. A questo pool si è aggiunta una ‘superiore commissione’ incaricata dal Papa di fare luce sull’intera vicenda. Poche settimane dopo, il 25 aprile, la Santa Sede precisò che “a seguito della recente divulgazione in televisione, sui giornali ed in altri mezzi di comunicazione di documenti coperti dal segreto d’ufficio, il Santo Padre ha disposto la costituzione di una Commissione Cardinalizia, per un`indagine autorevole che faccia piena luce su tali episodi”. Benedetto XVI, si leggeva nella nota, “ha chiamato a far parte della suddetta Commissione Cardinalizia, che agirà in forza del mandato pontificio a tutti i livelli, gli Eminentissimi Signori Cardinali Julian Herranz, il quale è stato designato a presiederla, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi”.