Poteva andare peggio. Eppure, nonostante il panico, non ci sono stati feriti nell’attentato incendiario avvenuto in Valsusa. Tre betoniere della Imprebeton, azienda impegnata nei lavori della Torino-Lione, sono state infatti date alle fiamme. A bruciare, oltre alla sede di Salbetrand, anche la vicina officina.E il senatore del Pd Stefano Esposito, non ha dubbi. Dietro l’incendio, c’è lo zampino dei mafiosi No Tav, contro il quali, precisa Esposito, “non resta che applicare le leggi previste per la criminalità organizzata”.
“Le tre betoniere – riferisce Esposito, vicepresidente della Commissione Trasporti del Senato – erano vicine a una cisterna di gasolio”. Per precauzione, le auto che percorrono la A32 e sono dirette a Torino sono costrette a uscire dall’autostrada al casello di Oulx Ovest e a rientrare a quello di Susa. L’attentato è avvenuto a poche ore dalla visita del ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a Torino, dove ha incontrato una delegazione di imprenditori impegnati nei lavori per la realizzazione della nuova linea ferroviaria ad Alta Velocità Torino-Lione.” Contro i mafiosi No Tav – è la dura presa di posizione di Esposito – non resta che applicare le leggi previste per la mafia”.
Lupi: “A delinquenti rispondiamo con politica del fare”Linea dura del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Maurizio Lupi, dopo l’attentato di ieri avvenuto in Val di Susa. Per il ministro “l’escalation terroristica dei No Tav è segno della loro sconfitta sul piano delle ragioni e del consenso. Ai delinquenti risponderemo con le armi della giustizia e con la politica del fare. Facendo la Tav e proteggendo chi ci lavora”.