La Borsa di Milano ha chiuso ancora in territorio negativo, accelerando al ribasso dopo il debole avvio di Wall Street, nonostante l’Italia abbia superato con successo il primo scoglio delle aste di Capodanno. Il Tesoro ha infatti collocato 9 miliardi di euro, con richieste boom che hanno raggiunto i 15,2 miliardi di euro. Il rendimento è crollato al 3,251% dal 6,504% dell’asta dello scorso 25 novembre. Il Tesoro, oltre ai Bot semestrali, ha collocato questa mattina anche 1,73 miliardi di euro di Ctz a 24 mesi. Il bid-to-cover ha superato di 2,24 volte l’importo offerto (1,59 nell’asta precedente). Il rendimento è sceso al 4,853% dal 7,814% dell’asta dello scorso 25 novembre. La due giorni di aste proseguirà domani con l’emissione di Btp a 3, 9 e 10 anni per un importo tra i 4,5 e i 7,5 miliardi di euro di Cct.
Dopo una discesa in area 480 punti base, lo spread tra il Btp a dieci anni e il Bund tedesco si è riportato sopra i 500 punti e il rendimento del bond decennale italiano ha toccato di nuovo il 7%. In questo quadro a Piazza Affari l’indice Ftse Mib ha ceduto lo 0,85% a 14.796 punti, mentre il Ftse All Share è arretrato dello 0,75% a quota 15.557. E così sono scattate nuovamente le vendite sui titoli del comparto bancario: Banco Popolare ha ceduto il 3,92%, Mediobanca il 3,27% a 4,378 euro, Ubi Banca il 2,69% a 3,116 euro, Monte dei Paschi lo 0,99% a 0,249 euro, Popolare di Milano lo 0,82% a 0,302 euro, Unicredit lo 0,99%, Intesa SanPaolo lo 0,47%. Tra i peggiori da segnalare anche le perfomance negative di Fiat Spa (-2,65%) e Mediaset (-3,06%).
Lottomatica ha svettato sul paniere principale con un rialzo del 2,11% in scia ai dati relativi alle carte prepagate emesse da Cartalis Imel, la società di moneta elettronica controllata all’85% da Lottomatica Servizi Italia (gruppo Lottomatica) e al 15% da Banca Sella. Nel 2011, infatti, i clienti del business delle carte prepagate Cartalis sono raddoppiati rispetto allo scorso arrivando a sfiorare il milione di unità. Atlantia ha archiviato la seduta con un +0,57% in scia alle indiscrezioni di stampa secondo cui dovrebbe essere approvato oggi in Consiglio dei Ministri il rincaro delle tariffe autostradali. Non si conosce ancora l’entità del rincaro ma, secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, Autostrade per l’Italia dovrebbe registrare un incremento inferiore al 2%.