Venerdì 15 marzo dilaga lo sciopero per il clima: 1.769 città del mondo, 208 in Italia

 

 

Dilaga lo sciopero per il clima. Venerdì 15 marzo 2019 i giovani, e non solo loro, scendono in piazza per il clima. Seguendo l’esempio di Greta Thunberg, la giovanissima attivista svedese che dal 20 agosto dello scorso anno è si è messa ogni venerdì in sciopero scolastico, seduta vicino al parlamento svedese, armata solo di cartelli, per sollevare l‘attenzione sul cambiamento climatico il movimento Fridaysforfuture – un movimento “liquido” che vive sul web e sull’emulazione di centinaia di gruppi spontanei – ha fatto un salto di qualità passando la protesta del venerdì da locale a globale, a manifestazioni marce e flash mob in tutto il mondo.

“Penso che questo movimento sia molto importante. Non solo rende le persone consapevoli e ne fa parlare di più, e serve anche per mostrare alle persone al potere che questa è oggi l’emergenza ambientale prioritaria”, ha detto Thunberg a Reuters in un’intervista. Thunberg ha quasi 250.000 follower su Twitter dove il suo movimento porta gli hashtag #FridaysForFuture e #SchoolStrike4Climate.

La capacità di Greta di “bucare” la cappa di indifferenza e fatalismo è stato formidabile. L’ha portata, tra l’altro, a parlare davanti alla Cop24, la conferenza sul clima di Katowize come davanti alla Commissione Ue e al forum economico di Davos.

E adesso sta mobilitando le coscienze con una ampiezza mai vista. Oggi sono in programma 1.769 eventi in 112 paesi. Dalla Francia (212),  all’Italia (208),  alla Germania (196 eventi)  agli Stati Uniti (168), dalla Svezia (129), al Regno Unito (111), la Spagna (62), l’Australia (51), il Canada (55), il Portogallo (34), il Belgio (30),  l’Irlanda (29), il Messico (28), l’India (26), la Svizzera (25),  la Finlandia (24) la Polonia (23),  Brasile (19) , Argentina (17), Nuova Zelanda (17), il Cile  (12) e la Repubblica Ceca (12)  fino al Sudafrica (8), la Romania (6) alla  Cina (5), la Russia (4), la Turchia, il Perù, la Norvegia, l’Austria, le Filippine,  l’Uganda,  la Colombia, l’Ucraina, Cuba, la Nigeria,  Taiwan, il Bangladesh, la Corea del Sud, San Marino. La richiesta è: un cambiamento adesso, prima che sia troppo tardi. Perchè per ridurre il cambiamento climatico prodotto dall’attività antopica, dell’uomo, non bastano parole, sevono azioni.

In Italia gli attivisti scenderanno in piazza in tutte le grandi città e nella maggior parte dei capoluoghi di regione, da Roma a Milano, da Napoli a Bologna, Firenze, Torino, Genova, Venezia, Trieste, Bari, Palermo, Perugia, Catania, Cagliari, Ancona, Bolzano e Potenza ma anche in molti altri centri grandi e piccoli, da Siena e Pistoia a Modena e Reggio Emilia, da Udine a Sassuolo e Carpi, a Cuneo, Alssandria, Novara, Biella, Ravenna, Parma e Verona. Da Bergamo, Brescia, Varese, Monza, Cremona, Sondrio ad Arezzo, Livorno, Pisa, Lucca, Empoli, Viareggio e Grosseto, da Salerno a Senigallia a Taranto e La Spezia, da Policastro ad Aprilia, ad Olbia. Da Gallicano e Barga (Lucca), a Lecco, Como, Pescara, Lodi, Messina, Cosenza, Camerino, Terni. Ben 208 tra città e paesi. Praticamente ovunque.

La mappa

Nella Capitale la giornata, organizzata da Fridays For Future-Roma, si aprirà alle 10.30 con il ritrovo davanti alla fermata Colosseo della metro B, da dove partirà una passeggiata fino a piazza Madonna di Loreto. Proprio qui, alle 11 partirà il programma della mattinata con musica dal vivo e gli interventi del geologo Mario Tozzi e di studenti di ogni età, dalle elementari all’università. A Milano i giovanissimi attivisti attraverseranno la città con una marcia per il clima che partirà alle 9,30 da largo Cairoli e arriverà a piazza della Scala, dove, dalle 11 alle 13, è prevista la manifestazione. A Bologna studenti, professori, famiglie, sono invitati all’incontro di piazza Maggiore dalle 9, mentre a Firenze, alla stessa ora, ci sarà il raduno in piazza Santa Croce, da dove partirà una manifestazione (percorso ancora non fissato). Scendendo al Sud, Fridays for future-Napoli chiama a raccolta la Campania in piazza Garibaldi per le 9. No all’esposizione di loghi di partiti politici e organizzazioni, sottolineano, “per evitare strumentalizzazioni”, sì a cartelli e striscioni. A Palermo previsto il concentramento per le 9 in piazza Verdi, da dove partirà un corteo che si dirigerà al Palazzo dei Normanni, sede dell’Assemblea Regionale Siciliana, per “portare il nostro messaggio non solo alla Regione e alle amministrazioni, ma al nostro Governo Nazionale”. Consigliato da FFF-Palermo un indumento verde.

In Emilia-Romagna, ora dopo ora, istituzioni, associazioni e sindacati, stanno rispondendo in massa all’appello lanciato da Greta Thunberg.  Mentre molte scuole in Emilia-Romagna hanno gia’ fatto sapere chescenderanno nelle piazze per sollecitare i governi a rispettare l’Accordo di Parigi, anche i piu’ ‘grandi’ stanno mostrando il loro supporto. Il Comune di Imola, ad esempio, lascera’ aperte le sue porte a tutti quelli che parteciperanno al ‘Global strike’, e dalle 10 alle 12 l’assessore all’Ambiente, Andrea Longhi, sara’ disponibile per un confronto. A Ravenna, sciopero per il clima dalle 9.30 alle 13 in Piazza Einaudi con workshop interattivo sui temi ambientali della città. E, ancora, a Faenza  dalle 9 alle 12, ci sarà in piazza del Popolo lo sciopero per il clima con laboratori. Eventi simili sono in programma a Lugo (Ravenna) al Parco del Tondo, a Cesena, in piazza del Popolo, dalle 9.30 alle 13. A Modena sciopero per il clima con ritrovo alle ore 18 in piazza Pomposa per partire con un corteo verso piazza Grande. A Reggio Emilia, ritrovo alle 9 al Parco del Popolo Popolo con successiva marcia per il clima fino al Parco Tucci. A Parma appuntamento in piazza Guido Picelli, dalle 9.30 alle 13 lo sciopero per il clima. A Borgo Val di Taro (Parma), alle 20.45, nella sala Imbriani incontro con Alex Laini dell’Università di Parma a tema ‘Fiumi senz’acqua: ecologia dei torrenti appenninici in un clima che cambia’. Dalle 8.45, a Piacenza, ritrovo nel parcheggio pubblico lato Respighi e partenza del corteo per lo sciopero globale del clima alle ore 9.10 fino a viale Maculari. A Rimini ritrovo alle 9 nella spiaggia libera per pulirla. Alle 11 manifestazione in piazza Cavour.

In Toscana, oltre alla manifestazione di Firenze che partirà le 9:00 da piazza Santa Croce e terminerà in piazza Santissima Annunziata dove sono in programma gli interventi di studenti delle superiori e universitari (nel capoluogo arriveranno anche i manifestantidella provincia di Pistoia) m Manifestazione anche a Pisa: l’appuntamento è in piazza XX Settembre da dove si raggiungerà piazza Santa Caterina. A Grosseto saranno circa 1500 i giovani a scendere in piazza. Il corteo partirà dalla Cittadella dello studente e si concluderà in piazza Dante. A Carraraappuntamento in piazza Alberica mentre a Viareggio il raduno è in piazza Mazzini.

Manifestazioni sono previste in tutte le province della Lombardia. A Milano a partire dalle 9 di domani mattina gli studenti saranno in piazza per il corteo che partirà da largo Cairoli e si concluderà alle 11 in piazza della Scala, davanti alla sede del
Comune, dove è prevista una manifestazione di due ore. Alle 18 un’altra manifestazione, a cui aderiscono associazioni ambientaliste come Greenpeace, partirà sempre da largo Cairoli per un corteo in difesa dell’ambiente. Sempre in
città la scuola media di primo grado Pertini ha organizzato una marcia per il clima in collaborazione con Legambiente, alla quale parteciperà anche il sindaco, Giuseppe Sala, a fianco degli studenti. A Pavia il corteo “Insieme contro il cambiamento climatico” partira’ alle 9 da piazza del Castello. A Varese il circolo locale organizza un evento di divulgazione sul tema del clima con una lezione pubblica: “La parola alla scienza”, alle 17.30 in piazza Monte Grappa con Gianluca Ruggieri dell’Universita’ dell’Insubria e Paolo Valisa del Centro Geofisico Prealpino. A Lodi le associazioni ambientaliste si uniscono per una lezione pubblica presso l’aula magna del “Liceo Verri” alle 21 con Valter Maggi, climatologo e Stefano Caserini, docente di mitigazione dei cambiamenti climatici. A Bergamo la mobilitazione coinvolgera’ diverse scuole del territorio che si ritroveranno alle 9 in piazzale degli Alpini, alle 11 partira’ il corteo fino a piazza Matteotti. A Mantova il circolo Legambiente di Castiglione delle Stiviere organizza un gazebo in piazza San Luigi dalle 9 alle 11,30 per informare i cittadini sull’impatto ambientale delle scelte di tutti i giorni e dare consigli per condurre una vita piu’ sostenibile. A Monza dalle 9 alle 13 Legambiente sara’ a fianco degli studenti in piazza Trento e Trieste. A Seregno (Monza Brianza) manifestazione in piazza Martiri della Liberta’ alle 10 con sit-in, laboratori e informazioni su clima e ambiente. A Melegnano gli studenti dell'”Istituto Benini” organizzano un flash mob alle 10 in piazza Risorgimento. A Como studenti e volontari marceranno verso il Comune, con partenza alle 8.30 dal parcheggio Ippocastano e arrivo in piazza Cavour. Alle 14.45 ci sara’ un dibattito e un approfondimento con esperti sul tema del cambiamento climatico presso la sede di via Valleggio dell’Universita’ dell’Insubria. A Brescia la marcia per il clima partira’ alle 9 da piazzale Arnaldo. Mentre il circolo “La Nostra Terra” di Borgosatollo Ghedi e Montirone organizza lezioni divulgative nella scuola secondaria Don Milani di Montirone per parlare di rifiuti zero e mutamenti climatici con Massimo Mastruzzo, presidente del circolo e il Prof. Marino Ruzzenenti, storico dell’ambiente. A Cremona Legambiente sara’ a fianco degli studenti dalle 10 alle 13 alla manifestazione organizzata ai Giardini di piazza Roma. A Lecco studenti e cittadini uniti per un ambiente piu’ pulito: alle 9 ritrovo in piazza Cermenati, dalle 10 alle 12 dibattito pubblico sui cambiamenti climatici con esperti sul tema, alle 12 gli studenti insceneranno un flashmob e alle 14 raccolta volontaria di rifiuti abbandonati, alle Legambiente si unisce al corteo per il clima previsto dalle 8.30 dal Liceo Agnesi a Piazza Prinetti a Merate, con manifestazione in piazza fino alle 11.

Anche nelle Marche è un fiorire di iniziative. Ad Ancona, un corteo «apartitico» che si raggrupperà davanti al Monumento ai Caduti e proseguirà per le vie della città con interventi finali di ricercatori e docenti universitari. A Pesaro tre ‘serpentonì di studenti delle scuole superiori che poi convergeranno in piazza del Popolo. Una manifestazione è prevista anche a Urbino. Tantissimi studenti, ricercatori e cittadini della provincia di Macerata hanno aderito a un’analoga manifestazione che domani si terrà con appuntamento in piazza Annessione.  Domani pomeriggio a San Benedetto del Tronto presso il Circolo dei Pescatori Sambenedettesi davanti alla Capitaneria di Porto, si terrà un evento per sensibilizzare sul cambiamento climatico.

In Umbria, manifestazione a Perugia: i partecipanti si ritroveranno alle 8,30 ai Giardini di Santa Giuliana. La partenza della Marcia è alle 9. Alle 11 arrivo alle scalette di Sant’Ercolano.,

La giornata sarà accompagnata dagli hashtag #FridaysForFuture #ScioperoMondialeperilFuturo #climatestrike. “Tre anni dopo la firma dell’Accordo di Parigi, le promesse che ci sono state fatte devono ancora trasformarsi in azioni _sottolinea Fridays For Future-Italy, promotrice dell’evento _ Dobbiamo accelerare la transizione verso un’Italia senza emissioni di gas serra. Sono sempre più numerosi i cittadini che vogliono aria più pulita, meno plastica nei nostri oceani, più energia da fonti rinnovabili, un futuro sostenibile per i bambini, in breve più risolutezza politica per il pianeta. Il 15 marzo facciamo appello per una politica climatica più ambiziosa a livello globale, europeo e nazionale”. Una protesta dal basso, contro la (cattiva) politica che promette e non fa.

Allo sciopero aderiscono le associazioni ambientaliste, e non solo: Legambiente, Wwf, Federconsumatori, Marevivo, Lav, Italia Nostra, No Triv, Federparchi, Amnesty International, Slowfood, Cgil-Cisl-Uil, molti comuni (tra i quali Torino, Milano, Roma e Napoli) e le regioni Lazio e Marche. In piazza anche Verdi, Pd, M5S, Sel. Piena adesione anche dal ministro dell’Ambiente Costa. 

Anche il Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente (Snpa, la rete delle agenzie pubbliche ambientali, cioè l’Ispra nazionale e le Arpa regionali) aderisce al Global Strike for Future di venerdì 15 marzo e sottolinea come “in Italia il 2018 è stato, ad oggi, l’anno più caldo di tutta la serie storica di dati controllati ed elaborati, cioè almeno dal 1961: +1,77 C rispetto al valore normale di riferimento 1961-1990, +1,15C rispetto al rispetto al valore normale di riferimento 1981-2010. In base a studi sul passato, si può affermare che in Italia il 2018 risulta essere l’anno più caldo da almeno 2 secoli circa. Gli anni 2015, 2016, 2017 e 2018 sono stati confermati dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale (WMO) come i quattro più caldi mai registrati. Il 2018 si classifica come il quarto anno più caldo mai registrato. L’anno 2016 rimane l’anno più caldo mai registrato (1,2 C al di sopra del dato di base preindustriale)”. “In Italia nel 2017 _ prosegue la rete delle agenzie ambientali _ le precipitazioni sono state nettamente inferiori alla media climatologica (periodo di riferimento 1948-2016) e sono stati osservati deficit di precipitazione sull’intero territorio nazionale. Nel mese di ottobre del 2018, l’Italia è stata teatro di eventi meteorologici estremi. Su scala globale, spiega ancora il Snpa, l’inizio del 2019 è stato caratterizzato da condizioni meteorologiche di grande impatto in molte parti del mondo: il freddo in Nord America, il calore record, incendi e piogge in Australia, temperature record e precipitazioni in alcune parti del Sud America e forti nevicate sulle Alpi e sull’Himalay”. Il cambiamento climatico è qui e ora. 

 

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