Il Teatro Lo Spazio di Roma ha aperto la stagione 2020 con lo spettacolo teatrale in prima assoluta Venere in pelliccia di David Ives, con la regia di Gianni de Feo. Purtroppo, dopo il DPCM del 25/10/2020 firmato dal Presidente Conte, questa sarà l’unica rappresentazione andata in scena, almeno fino al 26/11.
Come nel film di Roman Polansky a cui apertamente si inspira, lo stesso regista dello spettacolo Gianni de Feo è anche attore, insieme alla splendida Patrizia Bellucci, in un duetto sfizioso che sfida i limiti tra teatro e metateatro.
La storia è ambientata in un teatro dove Thomas, un regista, termina insoddisfatto le audizioni per il suo spettacolo, un riadattamento del celebre romanzo del 1870 Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch. In procinto di chiudere il teatro ormai vuoto e di tornare a casa sotto pioggia e tuoni, Thomas incontra Wanda, una donna matura, sexy e al quanto sciatta e volgare, che nonostante il ritardo vuole a tutti i costi sostenere l’audizione. La donna inoltre si chiama, non a caso, come la protagonista del romanzo.
Il regista sin da subito la rifiuta per l’orario tardo e la giornata estenuante, ma lei con fermezza e sensualità riesce ad affascinare il regista e a convincerlo a farsi fare un provino.
Ciò che nasce come un’audizione diventa un viaggio all’interno e al di fuori del romanzo, in un alternarsi di giochi di potere e scambi di ruolo che trascinano lo spettatore in un vortice sensuale e affascinante.
Infatti lo stesso Masoch, in una misura assolutamente avanguardista per i suoi tempi, parla della figura di Venere ispirandosi alla Venere allo specchio di Raffaello, che è vestita solo di pelliccia, impugna una frusta nella mano destra e viene venerata da un piccolo uomo prostrato ai suoi piedi. È dalla visione di Masoch che vede la donna dominante e l’uomo sottomesso che nasce il termine masochismo.
Il Teatro Lo Spazio si adatta perfettamente alla rappresentazione che, anche per le normative covid-free, vede il pubblico disposto a scaglioni tutt’intorno alla scena che si svolge anche in platea: il risultato è che ci si sente doppiamente fuori e dentro lo spettacolo.
Patrizia Bellucci è meravigliosamente Wanda e la interpreta con tenacia e sensualità, mai risultando volgare.
Gianni de Feo è regista e attore, la mente e il braccio della rappresentazione, ci mette tutto sé stesso e si vede. I due formano un complesso affascinante e funzionante, sono belli da vedere e risultano al pubblico.
Il romanzo che da secoli viene erroneamente scambiato per un porno è un caposaldo della letteratura di fine Ottocento e ci fornisce importanti spunti di riflessione sul ruolo della donna e della sessualità nei rapporti di coppia. I Velvet Underground si sono ispirati al testo e ne hanno scritto una canzone nel 1967, Venus in Furs.
Sono grata di aver potuto assistere allo spettacolo, purtroppo alla sua ultima messa in scena.
Il teatro è vita, ispirazione e svago, è salute per le menti e per i corpi e non dovrebbe essere sospeso. Infatti, in seguito al DPCM del 25/10 l’Associazione Generale Italiana dello Spettacolo ha diffuso i dati di contagio da covid-19 negli spettacoli avvenuti da giugno a ottobre 2020: per 2.782 spettacoli e 347.262 spettatori vi è stato solo 1 contagiato.
Speriamo di tornare presto a vivere l’arte dal vivo.
Maria Teresa Filetici
INFO:
Florian Metateatro
presenta
VENERE IN PELLICCIA
di David Ives
Con Patrizia Bellucci e Gianni De Feo
traduzione Masolino D’Amico
Regia Gianni De Feo
DAL 15 AL 25 OTTOBRE
TEATRO LO SPAZIO
dal giovedì al sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00
TEATRO LO SPAZIO
via Locri, 42 (traversa di via Sannio, M San Giovanni) info e prenotazioni 06/77204149 – 06/7707648 info@teatrolospazio.it
Biglietti: intero 15 euro, ridotto 10 euro