Momenti di autentico panico questa mattina a Venezia. La nave da crociera della Msc ‘Opera’ ha perso il controllo e ha urtato un’imbarcazione turistica ormeggiata, andando a sbattere sulla banchina del Molo San Basilio, nel canale della Giudecca. La nave ha colpito dapprima la banchina portuale, danneggiandola, ed ha proseguito con l’inerzia appoggiandosi alla poppa del battello.
Nel violento scontro sono rimaste ferite quattro le persone ferite: tutte donne straniere, tra i 66 e i 72 anni. Due di loro sono australiane, una è neozelandese e una americana, tutte con traumi di diverse entità: due sono state già dimesse, mentre per altre due sono in corso gli accertamenti ma non sarebbero in pericolo di vita.
“La nave di Msc aveva un’avaria al motore, segnalata subito dal comandante. Il motore era bloccato, ma in spinta, perché la velocità aumentava, come confermano i tracciati Ais”. Lo ha spiegato Davide Calderan, presidente della “Rimorchiatori Uniti Panfido”, la società che con due imbarcazioni stava guidando la Opera all’arrivo in marittima, prima dell’incidente. I due rimorchiatori hanno cercato di fermare il gigante, fino a quando un cavo di traino si è rotto, tranciato dall’impatto con il battello fluviale.
“Contestualmente si è verificata una collisione con il battello fluviale. Sono in corso tutti gli accertamenti – prosegue Msc – per capire l’esatta dinamica dei fatti, la compagnia sta assicurando la massima collaborazione ed è in contatto costante con le autorità locali. La nave al momento è in attesa della messa in sicurezza del battello fluviale e del completamento delle operazioni di sbarco dei passeggeri dello stesso. Non appena ricevuta l’autorizzazione, si sposterà per essere ormeggiata in banchina a Marittima, come previsto, per iniziare le operazioni di imbarco e sbarco dei passeggeri”.
Intanto, poco dopo l’incidente, via social hanno iniziato a girare anche i primi filmati: uno in particolare, pubblicato da molti utenti, riprende il momento del contatto tra la nave da crociera e il molo dove era ormeggiato il barcone fluviale ‘River Countless’.
Due sono le ipotesi al momento al vaglio degli inquirenti sulle possibili cause dell’incidente: secondo la versione formulata dai Vigili del Fuoco, la nave avrebbe urtato il barcone turistico e sarebbe andata a sbattere poi contro la banchina di San Basilio a causa della rottura del cavo di traino del rimorchiatore. Per la seconda si sarebbe verificato un danno alla meccanica della nave e il rimorchiatore, nel tentativo di correggere la rotta, abbia procurato la rottura del cavo di traino.
Insorge il mondo della politica. “L’incidente di oggi al porto di Venezia dimostra che le grandi navi non devono più passare dalla Giudecca. Dopo tanti anni di inerzia, finalmente siamo vicini ad una soluzione definitiva per tutelare sia la laguna che il turismo”, scrive su Twitter il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Danilo Toninelli.
Della stessa opinione anche il ministro per i Beni e le Attività culturali, Alberto Bonisoli. “L’incidente che si è verificato oggi, a Venezia è l ‘ennesima conferma che le grandi navi non devono più passare per la Giudecca. Ed è per questo che il Mibac, alcuni mesi fa, ha posto il vincolo su tre canali di Venezia, e sta lavorando alacremente al tavolo interministeriale per il blocco delle grandi navi in laguna, insieme con il Mit e al ministero dell’Ambiente. Oltre alla tutela della città patrimonio Unesco, bisogna salvaguardare l’ambiente e l’incolumità di cittadini e turisti”. Dura la reazione del sindaco della città lagunare Luigi Brugnaro. “E’ l’ennesima dimostrazione che non è più pensabile che nel canale della Giudecca debbano passare le grandi navi. L’abbiamo detto da 8 anni, e chiediamo immediatamente l’apertura del Vittorio Emanuele”, conclude il primo cittadino di Venezia.