I carabinieri del Noe di Venezia hanno sequestrato 14mila metri cubi di rifiuti e denunciato 21 persone. E’ l’esito di controlli ambientali sul ciclo dei rifiuti, trattati o recuperati negli stabilimenti ubicati nelle provincie di Venezia, Padova e Rovigo, volti anche a prevenire il fenomeno degli incendi in impianti di trattamento degli scarti. I militari hanno denunciato a piede libero 21 persone, tra legali rappresentanti e responsabili tecnici di 40 impianti, ritenuti responsabili a vario titolo di stoccaggio rifiuti in aree di stabilimento o capannoni industriali non autorizzati, e per aver violato le relative prescrizioni. Durante le ispezioni sono state rilevate anche violazioni inerenti alla sicurezza sui luoghi di lavoro e le prescrizioni antincendio. Sono emerse 21 infrazioni di carattere penale, di cui 12 per la non ottemperanza alle prescrizioni autorizzative, e 16 violazioni amministrative riconducibili al mancato aggiornamento dei registri di carico e scarico dei rifiuti (a volte completa assenza del registro) oppure alla emissione dei fumi in atmosfera in difformità all’autorizzazione posseduta, per un ammontare complessivo di circa 35mila euro.
Durante l’operazione sono stati eseguiti anche 3 sequestri (di cui un capannone ubicato in provincia di Rovigo dove sono stati trovati 5mila metri cubi di rifiuti di plastica e scarti tessili, nonché 2 aree all’aperto con rifiuti stoccati illecitamente), per un valore di circa 500mila euro. In un’area di queste sequestrata a Venezia, appartenente a un’azienda artigianale, il titolare oltre a stoccare rifiuti pericolosi bruciava in autonomia i rifiuti del ciclo di produzione. Sempre a Venezia, è stata sequestrata un’altra area all’aperto in uso a una ditta edile, con un cumulo di circa 9mila metri cubi di rifiuti da costruzione e demolizione stoccati illecitamente. Nell’ottica della prevenzione degli incendi i controlli ambientali da parte del nucleo operativo ecologico proseguiranno nelle prossime settimane in tutto il territorio.