Militari venezuelani hanno aperto il fuoco contro un posto di blocco di indigeni Pemon a Gran Sabana, a poca distanza dalla frontiera con il Brasile, uccidendo una donna e ferendo almeno 12 persone. Lo hanno reso noto su Twitter dirigenti locali e deputati dell’opposizione. Il dirigente Pemon Jorge Perez ha confermato ai media che una donna è morta dopo essere stata raggiunta da una pallottola vagante durante lo scontro, nella località di Kumarakapay.
Secondo le prime ricostruzioni dell’incidente uomini dell’Aretauka, la forza di sicurezza autonoma della comunità indigena, hanno cercato di fermare un convoglio di truppe che stava circolando verso Santa Elena de Uarein – località alla frontiera con il Brasile da dove dovrebbero entrare gli aiuti umanitari depositati nel paese vicino – quando i militari hanno aperto il fuoco.