È l’Otello di Giuseppe Verdi ad inaugurare la stagione operistica del Teatro San Carlo di Napoli. Ispirata all’omonima tragedia shakespeariana, l’opera ha la regia di Mario Martone che torna all’Otello a quasi quarant’anni dal primo incontro: “Nel corso dei decenni tante cose sono cambiate e il tempo che passa impone di guardare l’opera con occhi nuovi.” Martone sposta l’azione nella contemporaneità, mantenendo la narrazione in un’atmosfera di guerra che in questo caso impiega un esercito occidentale in un’onirica ambientazione mediorentale. I colori delle terre che permeano le scene di Margherita Palli scaldano la percezione fotografica, la loro essenzialità concentra l’attenzione sui personaggi.
Jonas Kaufmann, tenore di chiara fama internazionale, è Otello, ruolo della sua maturità vocale. La corposità del timbro che la tradizione richiede viene spesso sostituita da una grande e indiscussa capacità interpretativa, che raggiunge tratti di perfezione durante i pianissimo.
La splendida voce di Maria Agresta ammalia per morbidezza e precisione, voce ricca di armonici che riempiono il teatro. Durante le arie principali la commozione è grande, ottima la timbrica delle note centrali della celebre Ave Maria. Il duetto del I atto “Già nella notte densa” è un incanto di romanticismo ed intensità.
Buonissimo lo Jago di Igor Golovatenko, sia interpretativamente che vocalmente molto centrato nel ruolo. Schiette le prestazioni del resto del cast, Alessandro Liberatore nel ruolo di Cassio, Matteo Mezzaro in quello di Roderigo e la sempre intensa Manuela Custer nei panni di Emilia. Ottimo il Coro del Teatro di San Carlo diretto dal Maestro José Luis Basso.
La direzione del Maestro Michele Mariotti, che dalla prossima stagione sarà alla direzione del Costanzi di Roma, è curatissima ed attenta, a tratti vivace, ma sempre protesa all’ottenimento di un ottimo insieme.
Si tratta di un’opera irrinunciabile, una tragedia terribilmente attuale, ricca di pagine celebri, dall’iniziale “Esultate” al duetto che conclude il I Atto “Già nella notte densa”, passando per “Sì pel ciel marmoreo io giuro”, fino alla canzone del salice con la sempre attesissima Ave Maria e “Niun mi tema” del IV Atto. L’opera rimarrà in scena fino al 14 dicembre 2021.
OTELLO di Giuseppe Verdi. Opera in quattro atti su libretto di Arrigo Boito, dalla tragedia Othello, the Moor of Venice di William Shakespeare
DIRETTORE Michele Mariotti – REGIA Mario Martone – SCENE | Margherita Palli – COSTUMI | Ortensia De Francesco – LUCI | Pasquale Mari – VIDEO | Alessandro Papa – REGISTA COLLABORATORE | Raffaele Di Florio – ASSISTENTE ALLE SCENE | Valentina Dellavia – ASSISTENTE AI COSTUMI | Concetta Nappi
Interpreti: OTELLO, generale dell’Armata Veneta-Jonas Kaufmann (21, 24, 28, 1, 4, 10, 14) / Gregory Kunde (7) | JAGO, alfiere-Igor Golovatenko | CASSIO, capo di squadra-Alessandro Liberatore | RODERIGO, gentiluomo Veneziano-Matteo Mezzaro | LODOVICO, ambasciatore della Repubblica Veneta-Emanuele Cordaro | MONTANO, predecessore di Otello nel governo dell’Isola di Cipro-Biagio Pizzuti | UN ARALDO-Francesco Esposito | DESDEMONA, moglie di Otello-Maria Agresta | EMILIA, moglie di Jago-Manuela Custer
Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo, Maestro del Coro-José Luis Basso
Nuova produzione del Teatro di San Carlo in coproduzione con il Teatro Massimo di Palermo. Opera in italiano con sovratitoli in Italiano e Inglese | Durata: 3 ore circa, con un intervallo
Foto di Luciano Romano
Teatro di San Carlo. Via San Carlo 98/f, 80132 Napoli. Telefono: +39 081 7972331/421 – Fax: +39 081400902 – E-mail: biglietteria@teatrosancarlo.it
Loredana Margheriti