Polemiche e protesta a Verona, dopo che è giunta all’approvazione una mozione leghista antiabortista passata anche con l’ok della capogruppo del Pd. La mozione definisce Verona ‘Città a favore della vita’, contiene espressioni critiche nei confronti della legge 194 a 40 anni dall’approvazione, e prevede finanziamenti ad associazioni cattoliche che hanno l’obiettivo di promuovere iniziative contro l’aborto. Ed è un caso nel caso il voto favorevole della capogruppo dem, Carla Padovani, nota per le posizioni ultra-cattoliche e già al centro di polemiche per avere preteso di essere tolta da un video targato Pd con la prima unione gay a Verona. Una voto, quello di Padovani, che il segretario Maurizio Martina bolla come ‘un grave errore perchè non si può tornare al Medioevo’ e che viene censurato dal candidato alla segreteria Nicola Zingaretti che avverte: ‘No ai colpi di mano contro la 194’. Ma lei rilascia un’intervista alla Tv della Cei e ribatte: ‘Non mi aspettavo tutte queste polemiche. Sull’aborto è un fatto di coscienza. Sulla 194 non mi pare che ci sia una linea chiara del partito’.
In rivolta le donne del Pd con la senatrice Valeria Fedeli e la vicecapogruppo alla Camera Alessia Rotta che chiedono le dimissioni di Padovani. Per Barbara Pollastrini la capogruppo non ha la consapevolezza del proprio ruolo di rappresentante del Partito Democratico. Duro anche il giudizio della responsabile diritto alla salute della segreteria Pd, Marina Sereni, che ha definito del tutto sbagliato e incomprensibile il voto di Padovani.
‘Esterefatta e schifata’ si è detta Monica Cirinnà: ‘Va bene gli appelli all’unità, ma se deve essere un fritto misto io non ci sto. Il Pd deve essere un partito fieramente di sinistra. Una vergogna. Vogliamo tornare sotto i ferri delle mammane?!’.
Giù le mani dalla #194″ ha twittato infine Laura Boldrini (Leu). La mozione ha visto contrario anche M5S che non l’ha votata.