Verona, evasione fiscale su carburanti: 3 arresti, 79,4 mln sequestrati

Tre persone sono state arrestate dalla guardia di finanza di Verona perché ritenute, in concorso tra loro, responsabili di evasione e frode fiscale nel settore dei carburanti. Oggi, durante l’operazione chiamata ‘Free fuel’, è stato anche eseguito un sequestro preventivo di denaro, beni mobili e immobili per un totale di 79,4 milioni di euro. I tre indagati, due residenti in provincia di Verona e uno in quella di Napoli, in qualità di legali rappresentanti pro-tempore e amministratori di fatto di due società veronesi che commercializzano prodotti petroliferi all’ingrosso, sono accusati di dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti, dichiarazione fraudolenta mediante altri artifici ed emissione di fatture o altri documenti per operazioni inesistenti. Le indagini sono partite dall’analisi del settore del commercio di carburanti nel veronese, che ha evidenziato la presenza di aziende sospette con una rapida crescita del volume d’affari, prezzi ribassati rispetto al mercato e anomale movimentazioni di denaro. Queste hanno consentito ai finanzieri di individuare una società di capitali, con sede nella provincia di Verona, che era stata posta al vertice di una filiera commerciale costituita da società interposte allo scopo di evadere l’Iva. Secondo i militari, dopo i controlli svolti dall’Agenzia delle entrate, le società avrebbero escogitato un sistema contabile che avrebbe consentito loro di evadere l’Iva del 2018 e del 2019 per un totale di 76 milioni di euro.

Secondo gli inquirenti, le società, dopo aver ceduto il prodotto petrolifero, con uno stratagemma contabile avrebbero fatto risultare che l’Iva indicata nelle fatture di vendita, e conseguentemente incassata da diversi clienti, era stata erroneamente calcolata e quindi non l’avrebbero versata all’erario. Le fiamme gialle hanno anche accertato che le stesse società si sarebbero anche avvalse di fatture per operazioni inesistenti relative a falsi lavori di ristrutturazione immobiliare e riferite a ricerche di mercato mai effettuate (per un totale di 4,7 milioni di euro). I tre arrestati rischiano ora pene che possono raggiungere anche gli otto anni di carcere. Sullo stesso settore dell’operazione di oggi, da gennaio 2019, la guardia di finanza di Verona ha effettuato 44 controlli agli impianti di produzione, ai depositi fiscali e ai distributori stradali di carburante. Nello stesso periodo, a seguito di altre indagini, sono stati sequestrati oltre 165 mila litri di gasolio sottratto al pagamento dell’accisa (contrabbando) e denaro, beni mobili e immobili per oltre 74 milioni di euro, oltre ai 79,4 milioni sequestrati oggi.

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