Sul ricomposto diverbio tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni, un passo obbligato e responsabile. Oltre i torti e le ragioni. L’incidente tra i due leader é chiuso. Ma Forza Italia e tutto il centrodestra si preparino: i media – che prima avevano l’ex premier poco “in live” – adesso lo avranno a disposizione. Al Senato sarà “obiettivo” costante degli obiettivi; che righeranno spietati il solco tra passato e presente. Tra ciò che il Cav. fu e ciò che oggi é. Hanno iniziato a farlo. E certo non nel senso che l’interessato si aspettava. A Madama, da quando Silvio fu esiliato, molto é cambiato: l’ambiente, il numero e il sostrato degli abitatori; persino gli spazi fisici dell’aula. Anche lui. Del quale sono stati fatti notare, più che in altri, i segni degli anni che passano. Con spietatezza, come si é visto. I media si sono soffermati su ciò che é umano, troppo umano: l’età a volte padroneggiata, a volte aiutata dell’ex premier.
Il tempo é trascorso anche per Giorgia Meloni. In sintesi: non é quel che era. E quel che é, se lo é conquistato. Oggi è una guida politica “self made”. I gradi di lider maximo se l’è conquistati da sola. Non ha cercato investiture, né eredità. Che sono risultati fatali a chi le ha attese. E questo le conferisce una forte autonomia che avrà anche quando sarà a Palazzo Chigi.
Per la prossima presidente del Consiglio non c’è “proposta che non può rifiutare”. La frase sintetica che sapete ha riequilibrato le mire dei media che negli “appunti” avevano inzuppato. Ma é servita pure a forare il muro di incomprensione tra lei e il Cavaliere. E, credo io, a segnare il reciproco confine. Con qualche dispiacere e disillusione di alcuni speranzosi del campo avverso. L’atteso faccia a faccia tra Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi nella sede di Fratelli d’Italia a via della Scrofa si è svolto in una clima di “massima cordialità e collaborazione”, fanno sapere fonti di FdI e Forza Italia al termine dell’incontro. Unità di intenti è la parola chiave del vertice tra il leader azzurro e la premier in pectore che ha ricevuto il Cavaliere nella sede che fu del Msi prima e di An poi. Archiviato l’incidente di percorso al Senato. Delusi gli analisti che in queste ore hanno discettato di divisioni insanabili, di maggioranza spaccata, di governo con i giorni contati. Dissipato anche il ‘giallo’ sulle consultazioni al Colle, che hanno tenuto impegnata la stampa nel fine settimana. I due partiti si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E sono al lavoro – continua la nota congiunta – per dare il più presto possibile all’Italia un governo forte, coeso e di alto profilo. Che si metta subito al lavoro per affrontare le urgenze”. Nel corso dell’incontro, durato circa un’ora, i due leader hanno fatto il punto sui dossier economici più urgenti, a partire dal caro energia, tema che, tra l’altro, sarà al centro del prossimo Consiglio europeo.
Berlusconi, uscito dalla sede di FdI senza rilasciare dichiarazioni, affida a Facebook il suo commento a caldo. “Ho incontrato Giorgia Meloni a Roma. Stiamo lavorando insieme per dare il più presto possibile all’Italia un governo forte, coeso e di alto profilo. Che sappia affrontare le urgenze sin da subito. Per questo motivo, Fratelli d’Italia e Forza Italia si presenteranno uniti, con le altre forze della coalizione, alle prossime consultazioni con il presidente della Repubblica”, scrive l’ex premier. Confermando che l’incontro è stato utile per tracciare un bilancio delle priorità “che il nuovo governo dovrà affrontare, a partire dal caro energia”.
Stando a un retroscena di Dagospia, l’ex presidente del Consiglio avrebbe consegnato alla leader di Fratelli d’Italia un foglio su cui era riportata “un’ampia rosa di possibili ministri in quota Forza Italia: A quel punto, il vero segnale di resa: questi sono i nomi: scegli tu”. Ma non solo, perché Berlusconi ha voluto dire la sua su quanto accaduto in Aula. Qui le telecamere durante le votazioni del presidente della Camera hanno ripreso un appunto. Sul foglio c’erano puntati alcuni aggettivi tutt’altro che lusinghieri nei confronti dell’alleata: “Supponente, prepotente, arrogante e offensiva”, si leggeva. Il quinto se l’è dato lei stessa rispondendo ai cronisti, ossia “non ricattabile”.
Eppure per il Cav quanto scritto non c’entrerebbe nulla, nessuna frizione tra di loro. “Cara Giorgia – avrebbe detto il numero uno azzurro secondo Dago -, tutto a posto, io ti stimo, erano solo appunti che ho preso ascoltando i miei senatori”. E proprio tra i parlamentari qualche fibrillazione rimane. Nonostante Licia Ronzulli sia rimasta senza ministeri, quella del capogruppo al Senato è una carica molto importante perché può far girare i voti da una parte o dall’altra.
I gruppi parlamentari hanno eletto i capigruppo.
Licia Ronzulli è stata eletta presidente dei senatori di Fi per acclamazione.
“Conosco la senatrice da 30 anni è brava in tutto quello che ha fatto e sarà brava anche in questo ruolo”, ha detto Berlusconi intervenendo alla riunione. L’elezione di Ronzulli è stata accompagnata da un applauso. Alla senatrice neo capogruppo è stato donato un mazzo di fiori. “Ringrazio il presidente Berlusconi per avermi indicato come presidente del gruppo Forza Italia a Palazzo Madama e tutti i senatori che hanno accolto questa proposta all’unanimità. Ci aspetta un lavoro duro e impegnativo, ma certamente anche emozionante, che porteremo avanti tutti insieme, così come siamo abituati a fare. Da parte mia ricoprirò questo incarico con la massima responsabilità ed enorme dedizione certa di poter contare sul sostegno di tutti i colleghi”. Così, in una nota, la neo presidente del gruppo Forza Italia al Senato, Licia Ronzulli
Eletta la nuova capogruppo PD al Senato. L’Assemblea del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista, come chiesto dal segretario Enrico Letta, ha confermato Simona Malpezzi presidente del gruppo.
Il senatore Luca Ciriani è stato appena rieletto capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Madama. Il voto di oggi è avvenuto per acclamazione. Lo riferiscono fonti di Fratelli d’Italia.
Massimiliano Romeo è stato confermato capogruppo della Lega al Senato. Lo riferiscono fonti della Lega.
L’Assemblea dei senatori del gruppo Misto di Palazzo Madama ha eletto all’unanimità il senatore Peppe De Cristofaro dell’Alleanza Verdi e Sinistra come presidente del gruppo, Vicepresidente è stata eletta la senatrice Aurora Floridia (Avs). Lo rende noto l’ufficio stampa del gruppo Misto del Senato.
Nasce in Senato il gruppo parlamentare Civici d’Italia-Noi Moderati-Maie, che farà parte della maggioranza di centrodestra a Palazzo Madama. Al gruppo hanno aderito i senatori Antonio De Poli, Giorgio Salvitti, Michaela Biancofiore, Giovanna Petrenga, Antonio Guidi e Mario Alejandro Borghese. Durante la riunione che si è svolta stamane a Palazzo Madama è stato eletto all’unanimità De Poli presidente del gruppo parlamentare.
Sono sette i senatori del gruppo “per le Autonomie (SVP-PATT, Campobase, Sud chiama Nord).” Julia Unterberger è stata rieletta Presidente. Vicepresidenti sono stati eletti Luigi Spagnolli (vicario) e Dafne Musolino. Tesoriere sarà Pietro Patton. Gli altri componenti sono Meinhard Durnwalder e i senatori a vita Giorgio Napolitano ed Elena Cattaneo. Lo rende noto l’ufficio stampa del gruppo.
“È stata appena eletta Barbara Floridia capogruppo al Senato all’unanimità. È un bel segnale per iniziare questa nuova legislatura, un comitato direttivo ben qualificato, amalgamato e con la massima compattezza. Stiamo insieme per lavorare insieme”. L’ha detto il presidente del Movimento cinque stelle, Giuseppe Conte uscendo dal Senato.
CAMERA
L’Assemblea del gruppo Partito Democratico – Italia Democratica e Progressista ha eletto per acclamazione Debora Serracchiani presidente del gruppo alla Camera, confermandola alla guida del gruppo come richiesto da Enrico Letta.
Francesco Lollobrigida è stato eletto presidente dei deputati di FdI per acclamazione. Lo riferiscono fonti del partito. Il deputato è dunque stato riconfermato nel ruolo che ha svolto anche nella precedente legislatura.
Riccardo Molinari è stato confermato per acclamazione capogruppo della Lega alla Camera. Alla riunione dei deputati è presente Matteo Salvini. Lo riferiscono fonti del partito.
Alessandro Cattaneo è stato eletto presidente dei deputati di Fi per acclamazione. Nel corso della riunione i deputati hanno espresso un ringraziamento anche a Paolo Barelli, che ha “svolto il suo lavoro magistralmente”. E’ quanto si apprende da fonti del partito che sottolineano come siano seguiti anche degli applausi.
Manfred Schulian è stato eletto presidente del gruppo parlamentare Misto alla Camera.