E’ iniziato da poco a Villa Madama il vertice intergovernativo italo –tedesco, presieduto dal premier Mario Monti e dal cancelliere tedesco Angela Merkel accompagnati da una folta delegazione di ministri. In particolare, per l’Italia sono presenti il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, il responsabile allo Sviluppo economico, Corrado Passera, assistito dal viceministro Mario Ciaccia, la collega al Lavoro, Elsa Fornero, il ministro degli Affari Europei, Enzo Moavero Milanesi e il viceministro all’Economia, Vittorio Grilli. A rappresentare Berlino c’è’ invece il vicecancelliere e ministro dell’Economia Philipp Rossler, il responsabile alle Finanze Wolfgang Schauble, dal capo della diplomazia tedesca Guido Westerwelle, il ministro dei Trasporti Eter Ramsauer e infine le collega al Lavoro, Ursula van Der Leyen. Monti e Merkel, terranno una conferenza stampa alle 16.30 circa, a cui farà seguito una riunione plenaria e un pranzo di lavoro allargato anche a un gruppo di esponenti del settore industriale e finanziario dei due paesi. E’ anche prevista la presenza del presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, e del leader della BDI, l’omologa organizzazione tedesca, Hons-Peter Keitel. Argomento principale del summit, la crisi del debito europeo, che giunge all’indomani del veto annunciato dalla Finlandia sull’utilizzo del cosiddetto scudo anti-spread deciso dal vertice europeo del 28 e 29 giugno, ovvero il progetto di acquistare bond sul mercato secondario da parte dei fondi salva-Stati.
Ritrovare l’unità: questo l’obiettivo del summit. Obiettivo del summit di oggi, ritrovare l’unità dopo le divisioni e incomprensioni, seguite al vertice di Bruxelles. E’ quanto auspica lo stesso Monti, per il quale la stampa avrebbe dovuto scrivere “Angela piu’ Mario uguale un passo avanti nella politica economica europea”. Questo infatti l’obiettivo del professore: “ consolidare i rapporti – rimasti sempre ottimi, con la cancelliera, anche e soprattutto in vista dell’Eurogruppo del 9 luglio, che dovrà riempire di contenuti quell’intesa sullo scudo antispread per la quale il premier si è battuto arrivando fino a porre la riserva alla firma dell’intero accordo”.
L’intesa viene però ostacolata dai veti annunciati da Finlandia e Olanda, Paesi ‘rigoristi’ a tripla A tradizionalmente ritenuti vicini alle posizioni tedesche. Un’iniziativa, quella di Helsinki e L’Aja, che ha scatenato l’immediata reazione del presidente del Consiglio, Herman Van Rompuy. Le decisioni del vertice sull’eurozona, ha detto, “sono state prese all’unanimità e si parte dal presupposto che saranno rispettate”. Sull’argomento, è intervenuto anche il presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, che stamane ha invitato l’Europa “a fare quadrato nei prossimi mesi per arrivare a risultati stabili e vincolanti ed evitare retromarce dopo aver annunciato certe decisioni”. Rivolgendosi al presidente di Cipro, Demetris Christofias, che ha presentato gli obiettivi alla plenaria di Strasburgo, Barroso ha poi ribadito i principali punti del programma della Commissione europea per il prossimo semestre: “chiudere entro il 2012 il progetto di bilancio pluriennale 2014-2020 della Ue, fare proposte per realizzare l’Unione Bancaria con la supervisione della Bce, preservare l’architettura generale a 27 e presto 28 (per l’ingresso della Croazia, ndr) dell’Unione europea, creare il fondo di risoluzione bancaria, la garanzia comune dei depositi e definizione dei requisiti di capitale, inoltre avanzare con il ‘2 pack'” per rafforzare la governance, avviare la Tobin Tax.
Stamattina poi a stragrande maggioranza la plenaria del Parlamento europeo ha votato a favore delle conclusioni del vertice, scudo anti-spread compreso. Tutti temi che certamente saranno al centro del vertice intergovernativo di oggi, al quale, oltre al professore e alla cancelliera, parteciperanno anche diversi ministri di Roma e Berlino.