Semaforo verde da Palazzo Chigi alla riforma del porcellum che, assicurano i ministri, verrà corretto entro l’estate. Via libera anche all’avvio del percorso costituzionale per le riforme.
“Abbiamo considerato sia gli aspetti legati alla riforma elettorale che sulle riforme. Il 29 ci sarà una mozione sia alla camera che al senato. Il percorso sarà tutto parlamentare ma il governo sarà uno dei soggetti che farà proposte”, ha detto Pisicchio al termine della riunione. “Sulla riforma elettorale – ha aggiunto – ci saranno prima dei correttivi al porcellum e poi una riforma vera e propria. L’incardinamento è previsto in commissione prima dell’estate”.
Ma l’intenzione dell’escutivo Letta, come comunicano alcuni dei partecipanti all’incontro, è anche quello di promuovere una nuova legge elettorale, “insieme con le riforme costituzionali, in modo che sia coerente con il sistema istituzionale che sarà scelto”. Come confermato dal ministro per le Riforme Renato Quagliariello, la riforma della Costituzione “sarà sottoposta in ogni caso a referendum confermativo, a prescindere dal fatto che le Camere la approvino con la maggioranza qualificata”, ha detto il ministro per le Riforme Gaetano Quagliariello, lasciando palazzo Chigi. “Ci saranno comunque uno o più referendum – ha spiegato Quagliariello – perché su una materia del genere deve il popolo deve esercitare la sua sovranità”.
Parla invece di riforma minimalista il capogruppo del Pdl al Senato, Renato Brunetta: “C’è un accordo a fare una riforma minimalista che ricostituzionalizzi il Porcellum in tempi brevi che metta in sicurezza il sistema elettorale nel caso in cui si vada al voto in tempi brevi. È una rete di sicurezza da utilizzarsi subito, Dio non voglia”.
Per Renato Schifani, invece, “non va sottovalutato quanto detto dalla Corte Costituzionale” sul Porcellum. . Il capogruppo Pd al Senato ribadisce quindi l’importanza di mettere in sicurezza questa legge elettorale e dopo la riforma della forma di Stato farne una nuova”.