Crisi, salvaguardia della zona euro e politica estera. Sono questi i temi principali affrontati nel corso del vertice conclusosi oggi a Bruxelles. “La zona dell’euro ha fatto importante progressi per la crescita e la creazione di posti di lavoro ma restano ritardi nel calendario”, ha commentato il presidente della Ue Herman van Rompuy al termine del Vertice.
In particolare i leader europei, hanno discusso di crescita, lavoro e situazione internazionale (inerente soprattutto alla Siria e all’Iran). “Restiamo determinati a stimolare la crescita e il lavoro”, hanno dichiarato i capi di Stato, chiedendo che tutti gli impegni assunti “siano rispettati rapidamente”.
Intanto la scorsa notte, dopo un lungo vertice, i grandi d’Europa sono arrivati ad un accordo in merito al meccanismo unico di vigilanza sulle banche dell’Eurozona da parte della Bce.
Una soluzione legislativa in tal senso, verrà presa entro la fine dell’anno, mentre “il lavoro sull’attuazione operativa avrà luogo nel corso del 2013”. Quindi non all’inizio dell’anno prossimo, ma durante l’anno. Ma a precisare che il termine dei lavori sarebbe stato esteso a tutto l’anno prossimo, era stato lo stesso presidente della Bce.
“L’accordo ci permetterà di rispettare gli impegni di fine giugno sulla ricapitalizzazione delle banche”, ha commentato il presidente della Commissione Ue Jose’ Manuel Barroso, che ieri aveva richiamato i leader invitandoli a “rispettare la parola data”. “Ora mi aspetto che i ministri delle Finanze facciano seguito alle posizioni dei capi di Stato e di governo e lavorino al completamento dei dettagli tecnici al più presto”, ha aggiunto Barroso. Anche il premier italiano Mario Monti ha sottolineato l’importanza dell’accordo che ha permesso di stabilire “una tempistica precisa alla realizzazione del meccanismo unico di supervisione”: “pur non essendoci in questo momento pressioni immediate di emergenza nei mercati – ha osservato – il Consiglio ha saputo esercitare la sua capacità di decisione”.
Monti: “Un supecommissario? Non serve”. “Non pare necessario istituire un supercommisario che controlli i bilanci dei paesi membri. E’ la posizione assunta dal premier Mario Monti, nello scontro verbale tra Merkel e Hollande, la prima favorevole a tale ipotesi e per qesto motivo in contrasto con il premier francese. Hollande, che ha lasciato il palazzo del Consiglio a tarda notte, ha premesso che il tema è stato soltanto accennato durante i lavori del vertice e ha aggiunto che lo stesso presidente della Commissione, Jose’ Barroso, “ha chiarito come già il commissario per gli Affari Economici e Monetari abbia poteri speciali all’interno della Commissione, che in effetti superano quelli spesso mitizzati del commissario alla Concorrenza. Barroso ha anche rilevato che se in passato ci sono stati problemi non è stato per la debolezza delle decisioni prese dalla Commissione, ma è stato perché in questa materia le decisioni sono soggette all’approvazione del Consiglio. Quindi non paiono necessari a nessuno a questo punti nuovi meccanismi o super commissari”.
Monti si è detto inoltre soddisfatto per “la prima giornata del Consiglio, che ha saputo prendere delle decisioni pur non essendo sottoposto a pressioni immediate di emergenza sui mercati. Abbiamo dato una tempistica precisa per quanto concerne l’unione bancaria – ha sottolineato inoltre il professore – e in particolare per quanto riguarda il meccanismo unico di supervisione, per il quale ci si impegna ad un accordo entro il primo gennaio 2013 e poi nel corso del 2013 ci saranno i lavori per la messa in opera effettiva da parte delle autorità centrali e di vigilanza nazionali”.
In merito invece ai tempi con cui l’Esm possa entrare in funzione per ricapitalizzare direttamente le banche, non è stato raggiunti un accordo: “a un certo punto del 2013 la effettiva operatività anche della ricapitalizzazione diretta delle banche senza passare dagli Stati si dovrebbe avere”, ha sottolineato Monti. Sul nodo della i leader hanno giudicato “positivamente” i progressi fatti da Atene, torneranno al tavolo del vertice tra circa due ore.
Summit contro gli euro scettici. Un summit contro gli euroscettici. E’ l’idea lanciata dal presidente del Consiglio Mario Monti a Bruxelles aggiungendo che la delegazione italiana lavora a questo con il presidente del Consiglio Ue Herman Van Rompuy. La ricapitalizzazione diretta delle banche ci sarà non appena sarà stabilito un meccanismo di vigilanza unico. Lo ha detto il premier Mario Monti in conferenza stampa a Bruxelles al termine del vertice Ue.
Hollande. “Il mio obiettivo è che, dopo il rapporto della troika, si arrivino a sbloccare i fondi per la Grecia già nelle prossime settimane”. Lo ha dichiarato il presidente francese Francois Hollande per il quale “la questione della permanenza della Grecia nell’euro non si dovrà più porre”. La Francia ha inoltre chiesto alla Commissione europea di “accelerare la procedura” affinché si inizi una cooperazione rafforzata affinché la tassa sulle transazioni finanziarie possa essere applicata dall’inizio del 2013.
Cameron: veto inaccettabile per Gb. “Per la Gran Bretagna il veto è inaccettabile. Lo ha dichiarato David Cameron sottolineando che “se non si riesce a trovare un accordo, vorrà dire che non ci sarà un accordo”, ha detto minacciando di fatto di ‘prender in ostaggio’ l’intera Unione Europea.
Merkel: “Con Francia trovate sempre soluzioni”. “Con la Francia abbiamo sempre trovato soluzioni di convergenza sulle questioni sostanziali”. Lo ha dichiarato il cancelliere Angela Merkel, che ha così risposto ai giornalisti che le chiedevano del suo rapporto con Francois Hollande con cui ha detto di avere “relazioni molto buone”. In merito invece all’accordo raggiunto sulla supervisione bancaria al vertice Ue, Merkel ha dichiarato che stabilisce una “buona tempistica”.
Barroso. “La Commissione Ue presenterà la prossima settimana una proposta per avviare la cooperazione rafforzata tra un gruppo di paesi per l’introduzione della Tobin tax, la tassa sulle transazioni finanziarie”. E’ quanto annunciato dal presidente della Commissione, Barroso. “ Abbiamo un patto per la crescita sulla carta. Ora abbiamo bisogno di qualcosa di concreto, sul terreno. Abbiamo bisogno di fare progressi sul mercato unico, la tassazione, l’energia e il commercio”, ha detto Barroso.