I ventotto leader europei, riuniti nel vertice europeo di Bruxelles, hanno osservato un minuto di silenzio, prima dell’inizio dei lavori, per commemorare le vittime dell’attacco di ieri a Tunisi. “Un minuto di silenzio. Il Consiglio europeo rende omaggio alle vittime dell’attacco terroristico in Tunisia”. Così il presidente Ue Donald Tusk su Twitter, pubblicando una foto dei 28 in piedi, dove si vedono in particolare lo stesso Tusk, l’Alto rappresentante Federica Mogherini, la premier lettone Laimdota Strajuma presidente di turno dell’Ue, e i presidenti di Commissione e Parlamento Ue, Jean-Claude Juncker e Martin Schulz, raccolti in silenzio.Il premier Matteo Renzi siede accanto al collega greco, Alexis Tsipras, al tavolo del consiglio Ue appena iniziato a Bruxelles. Le telecamere hanno mostrato i due avvicinarsi alle loro poltrone, una accanto all’altra, come previsto dal rigido cerimoniale dei posti che segue quello dell’alternarsi delle presidenze. Prima di sedersi Renzi, entrando nella sala della riunione, si è intrattenuto con il presidente francese Hollande, con l’alto rappresentante Ue Mogherini, il presidente del Pe Schultz e il cancelliere austriaco Faymann. Il presidente del consiglio, tra gli altri, ha scambiato anche qualche parola con la cancelliera Angela Merkel. La strategia per la creazione dell’Unione dell’energia sarà il primo punto nell’agenda del vertice. La discussione sull’energia sarà seguita da un confronto sul vertice del partenariato orientale previsto a Riga a fine maggio. In tale contesto, i leader europei discuteranno dei recenti sviluppi della crisi in Ucraina e delle relazioni con la Russia. Al termine della prima giornata di lavoro è previsto un mini-vertice sulla Grecia. Oltre al premier greco Alexis Tsipras, all’incontro parteciperanno il presidente della Ue Donald Tusk, il presidente della Bce Mario Draghi, della Commissione Jean Claude Juncker, dell’Eurogruppo Jeroen Dijsselbloem, la cancelliera Angela Merkel e il presidente Francois Hollande. “Gli accordi di Minsk devono essere attuati in tutti i loro punti, e vogliamo che le sanzioni siano legate alla loro completa attuazione”. Così la cancelliera Angela Merkel al suo arrivo al vertice Ue sulla questione Ucraina, che verrà discussa dai 28. Dal minivertice sulla Grecia di questa sera “non aspettatevi nessuna soluzione e nessuna svolta, non è questa la cornice”, perché “la soluzione deve essere presa all’interno dell’Eurogruppo e così deve rimanere. Quello di stasera “non è l’incontro decisivo per la Grecia, sono sicuro che nessuno vuole la Grexit e tutti vogliono evitare un ‘Grexident'”: lo ha detto il presidente Ue Donald Tusk spiegando di aver accolto la richiesta di Tsipras di un incontro informale “per evitare una discussione al vertice che poteva scaldarsi un po’ troppo”. “Posso garantire che l’incontro informale non sarà decisivo perché abbiamo un altro formato che prende le decisioni”, ha detto Tusk. “Per me si tratta di una consultazione necessaria perché cerchiamo di evitare la discussione politica e la mia intenzione è di evitare che a livello di vertice Ue la discussione diventasse troppo calda”, ha spiegato Tusk. Il premier belga Charles Michel è “in collera” per il “metodo” con cui si affronterà il dossier greco stasera, cioè la riunione informale ristretta a cui parteciperanno, come Stati, solo Germania e Francia. “Sono arrabbiato, è un errore di metodo di lavoro”, ha detto entrando al vertice Ue. “Il governo belga non ha dato alcun mandato né a Francia né a Germania per negoziare a suo nome”, ha aggiunto, annunciando la sua intenzione di protestare a inizio del vertice. Quello sulla Grecia di stasera “sarà un incontro abbastanza difficile, e mi aspetto che qualunque sia l’esito la discussione venga poi riportata al Consiglio europeo se non stasera almeno domani”: lo ha detto il premier irlandese Enda Kenny entrando al vertice Ue. Secondo Kenny la palla è ora nel campo dei greci, che “devono fare proposte ma devono riflettere molto in fretta perché il tempo sta scadendo”.
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