Vivace scambio di battute tra Matteo Renzi e Angela Merkel sul tema dell’Unione monetaria, in apertura della seconda giornata del vertice europeo. ‘Non potete raccontarci che state donando il sangue all’Europa, cara Angela’, ha detto il presidente del Consiglio rivolto alla cancelliera. E le ha chiesto direttamente perché la Germania non voglia lo schema europeo dei depositi bancari. Poi ritorna sull’argomento in conferenza stampa a Bruxelles: ‘Stamattina ci sono state due discussioni, di quelle vere. Ho detto alla cancelliera Merkel che quando la Germania si pone come il donatore di sangue dell’Europa, agli occhi dell’Europa non appare proprio così. Il fatto di fare delle domande, legittime, non significa essere nemici della Germania. Al contrario, ma nemmeno bisogna sembrare subalterni, come forse può essere sembrato che fossimo in passato’. Merkel ha ammesso che passando di emergenza in emergenza sono passati troppi mesi senza essere riusciti a parlare di Unione bancaria. Renzi ha sottolineato che non si tratta di un attacco alla Germania, ‘solo domande’. E Merkel ha commentato: ‘L’Italia è per la comunione dei depositi e vorrebbe partecipare a Southstream. Anche la Bulgaria ha obiezioni, non è la prima volta che abbiamo diverse opinioni ma alla fine troviamo un accordo’. Al termine del vertice, Merkel ha ribadito che Berlino non vuole la comunitarizzazione dei depositi, come abbiamo detto all’Ecofin e al vertice. Fonti dal vertice riferiscono di un vivace scambio fra i due sulla questione dell’Unione economica e monetaria. La questione è quella dello schema di assicurazione europea sui depositi, terzo e ultimo pilastro dell’unione bancaria dopo il completamento della sorveglianza bancaria unita e il sistema unico per risolvere le crisi bancarie. L’Italia, così come altri Paesi, spinge per una rapida soluzione della questione, mentre da parte tedesca lo stesso ministro delle finanze Schaeuble nei giorni scorsi aveva ribadito la sua contrarietà ad un’accelerata sui tempi. Al consiglio europeo Renzi avrebbe chiesto alla Merkel spiegazioni in merito alla posizione di Berlino, di fronte a un’Europa che ha perso crescita e occupazione in questi anni nei confronti degli Stati Uniti. Il ministro delle finanze tedesco, Wolfgang Schaeuble, anche martedì scorso in una intervista ha ribadito la sua contrarieta’ a una veloce soluzione sulla questione dello schema di assicurazione europea dei depositi, il terzo pilastro dell’ unione bancaria. Alla vigilia del vertice, qualificate fonti diplomatiche avevano riferito che anche la Francia chiedeva che il summit proponesse di accelerare sul tema. Nelle bozze di conclusioni l’argomento era presente, ma lunedì scorso è sparito dal testo. Oggi la posizione di Renzi, secondo le fonti, è stata sostenuta da vari altri leader, tra cui il francese Hollande, ma anche dal portoghese Costa, dal greco Tsipras e dal bulgaro Borissov. Il premier ha anche fatto riferimento all’acquisto degli aeroporti delle isole greche acquistati da aziende tedesche, e sul tema dell’energia, con la controversa proposta di raddoppio del gasdotto North Stream, che collega direttamente la Russia alla Germania passando nel baltico ed aggirando l’Ucraina. Critiche alla Germania sul tema energia sono arrivate da parte dei Paesi baltici sulla proposta di raddoppio del gasdotto. Anche di questo ha parlato in conferenza stampa Matteo Renzi che ha spiegato come il principio del raddoppio di North Stream sia stato fatto passare alla chetichella, dopo la bocciatura lo scorso anno del progetto del South Stream che aveva lasciato dietro di sé molti contenziosi anche con aziende italiane. C’è stato un dibattito molto intrigante, ha detto Renzi, che ha poi spiegato come la posizione italiana sia stata maggioritaria nella discussione, mentre solo Germania e Olanda si sono espressi contro. Già giovedì si erano diffuse ricostruzioni secondo cui il premier Renzi aveva contestato l’idea di un’Europa a sola guida tedesca e aveva denunciato l’esistenza di una sorta di ‘doppio standard’. ‘Non è possibile che alcune regole valgano per tutti o quasi, ma che alcuni siano un gradino sopra gli altri’, aveva affermato.
Cocis