Via libera alla nuova sede dell’Associazione sportiva pescatori dilettanti Val di Non

Con un provvedimento approvato  su proposta dell’assessore all’urbanistica e all’ambiente, la Giunta provinciale ha rilasciato il nulla osta per la realizzazione della nuova sede dell’Associazione sportiva pescatori dilettanti Val di Non a.s.d., che sorgerà in prossimità del Lago di Santa Giustina, all’interno del parco urbano le Plaze di Dermulo.

La richiesta di via libera era stata inoltrata alla Provincia lo scorso giugno dal Sindaco del Comune di Predaia, dopo che il Consiglio comunale aveva deliberato il rilascio della deroga alle norme di attuazione del Piano Regolatore Generale, considerando l’interesse pubblico dell’opera. L’associazione sportiva pescatori dilettanti Val di Non, infatti, oltre ad avere come finalità lo sviluppo, la pratica, e la diffusione della pesca sportiva e dilettante in tutte le sue forme, con le sue attività promuove e valorizza il territorio in ambito fluviale e lacustre e la nuova sede è indispensabile per continuare a perseguire questi obiettivi. La struttura, inoltre, verrà utilizzata per funzioni di interesse pubblico prioritariamente dal Comune di Predaia, ma anche da tutti gli altri Comuni rivieraschi del Lago di Santa Giustina (Cles, Ville d’Anaunia, Sanzeno, Novella), che potranno disporne per organizzare eventi, corsi, conferenze e altri utilizzi fruibili dalla collettività.

La tipologia dell’intervento, per cui il comune di Predaia ha richiesto il rilascio del nulla osta in deroga, rientra fra gli interventi individuati dalla Giunta provinciale per le opere di interesse pubblico, in accordo a quanto contenuto nel Regolamento urbanistico-edilizio provinciale per la realizzazione di strutture sportive da destinare ad uso pubblico. La Provincia, dunque, ha valutato il rispetto del complessivo ordinamento giuridico urbanistico e ritenuto che nel caso di specie sussistano i presupposti per il rilascio del nulla osta. Visto il contesto di particolare pregio paesaggistico e ambientale in cui si inserirà l’opera, l’intervento dovrà prevedere una soluzione progettuale che ne mitighi l’impatto, ricorrendo ad una collocazione il più possibile incassata nel pendio, con la minima emersione fuori terra dei due volumi previsti dal progetto e altre soluzioni di armonizzazione con l’ambiente circostante, come per esempio un tetto piano verde.

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