“VIAGGIO IN ITALIA. CANTANDO LE NOSTRE RADICI”
Domani, 24 febbraio, ultima rappresentazione al teatro Marconi di Roma. Appuntamento alle 17,30
Ventuno giovani artisti per un racconto in musica che attraversa il Paese
IL TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=X4Diztcd17k
Dalle Madonie, in Sicilia, fino a Pontebba, in Friuli, passando per la Maremma, il Molise Arbëreshë, la Napoli, quella vera, e la Sardegna. Un itinerario artistico, fatto di note e memoria, che fa tappa in ogni borgo o località d’Italia, per raccogliere i colori, i profumi e le voci della della musica popolare. E’ “Viaggio in Italia. Cantando le nostre radici”, il coinvolgente concerto-spettacolo che domani, 24 febbraio, conclude il suo ciclo di rappresentazioni al teatro Marconi di Roma, dove l’appuntamento è fissato per le 17,30.
Ventuno artisti in scena per un progetto di grande impatto emozionale, diretti da Massimo Venturiello, attore carismatico e regista teatrale tra i più apprezzati. La direzione musicale è di Piero Fabrizi, chitarrista, compositore e produttore che ha collaborato con i più grandi nomi della musica nazionale e internazionale, a partire da Fiorella Mannoia.
“Viaggio In Italia” ha debuttato nel 2017 ed è stato trasmesso in diretta su Radio 3 Rai in occasione del 70° anniversario della Costituzione Italiana. Lo spettacolo è curato da Tiziana Tosca Donati, Paolo Coletta e Felice Liperi e nasce da un laboratorio didattico all’interno dell’Officina delle Arti Pier Paolo Pasolini (laboratorio gratuito di alta formazione artistica e HUB culturale della Regione Lazio coordinato da Tosca, Massimo venturiello e Simona Bianchi) con lo scopo di far riscoprire ai più giovani un repertorio musicale che ci appartiene in modo ancestrale e che rappresenta molto più di un bagaglio culturale della nostra tradizione.
Il progetto ripercorre la storia e le storie di chi ha vissuto e cambiato, in un modo o nell’altro, la Nazione; così, lungo il sentiero si incontrano tematiche sempre attuali come la guerra e l’immigrazione, la questione meridionale e il diritto al lavoro, ma anche situazioni di gioco di ballo e di festa, ambienti rurali e sognanti e non per ultimo il tema dell’amore. Una drammaturgia delicata fa da cornice e lega le musiche e i dialetti, mentre gli interpreti sono l’anima viva di una “piazza” che viene a ricrearsi al centro del palco. La colonna portante dello spettacolo sono i musicisti, che riescono nella magia di dare un suono contemporaneo a strumenti e melodie del passato.
A mettere in scena lo spettacolo sono giovani artisti, ex allievi dell’Officina Pasolini, che hanno fondato l’Associazione RadiCanti proprio con la volontà di continuare l’affascinante esperienza di “Viaggio in Italia” portandolo in giro per i teatri del Belpaese.