L’inchiesta di Filippo Roma, che nelle scorse settimane si è incentrata sul caso Giulia Sarti, ha subito ulteriori sviluppi. Nel servizio andato in onda ieri sera, la Iena ha approfondito la questione dei video hard registrati dalle telecamere di sorveglianza a casa dell’onorevole, e sono emersi nuovi dettagli sul coinvolgimento di Bogdan Tibusche.
Tibusche, ex collaboratore di Sarti, ha lanciato un appello per bloccare la diffusione di alcune fotografie hot della grillina. Queste foto, che erano state messe in rete da un hacker qualche anno fa, sono infatti tornate in circolazione dopo lo scandalo di “Rimborsopoli” che ha travolto la deputata M5S. “Il semplice possesso di questo materiale è penalmente perseguibile” specifica nel servizio, invitando chiunque a cancellare le foto e a denunciare chi le possiede.
Persino Paolo Mieli, ex direttore de La Stampa e del Corriere della Sera, ha dichiarato al programma televisivo di Lilli Gruber di averle ricevute e tenute sul suo smartphone. Filippo Roma ha quindi incontrato il giornalista, chiedendogli perché le avesse conservate. Mieli risponde di averle tenute per un breve frangente nel caso qualcuno gli avesse chiesto una prova, per poi cancellarle subito dopo.
L’inchiesta di Roma è proseguita col confronto con un ex collaboratore di Bogdan Tibusche. Costui ha rivelato che lo stesso Tibusche aveva fatto uso del sistema di videosorveglianza installato a casa di Sarti, contrariamente a quanto avesse affermato durante una precedente intervista. L’ex collega ha poi fornito la testimonianza di una ragazza che avrebbe avuto un rapporto sessuale con Bogdan, e sarebbe stata filmata a sua insaputa. La ragazza avrebbe addirittura ricevuto da Bogdan alcuni video in cui lui aveva rapporti con un’altra donna, che però non era riconoscibile. Una prova che, per Filippo Roma, dimostrerebbe che Bogdan avrebbe utilizzato a scopi personali il sistema di videosorveglianza a casa di Giulia Sarti, violando la privacy di altre persone.