E’ aumentato a quattro il numero dei civili uccisi durante gli attentati di ieri sera a Vienna: lo riporta il quotidiano austriaco Kleine Zeitung. Come è noto, uno degli attentatori, un simpatizzante dell’Isis, è stato ucciso dalla polizia. I feriti finora sarebbero 17.
Gli inquirenti austriaci ritengono che gli attentatori potrebbero essere almeno quattro.
Un commando in azione e un attacco multiplo in una Vienna affollata di persone alla vigilia del lockdown. La città è piombata nell’incubo del terrorismo, con una dinamica che assomiglia alla tragica notte del Bataclan di Parigi, il 13 novembre di 5 anni fa, con gli attentatori che hanno sparato a caso nei locali. La matrice dell’attacco non è ancora chiara.
Tutto è cominciato vicino alla Sinagoga nella Seitenstettengasse, nel centro della capitale austriaca, dove molte persone si godevano l’ultima libera uscita prima della serrata dettata dal Covid-19: verso le 20 i primi spari, un’esplosione, diversi sospetti in fuga, un altro ancora arrestato. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer, non ha confermato la cattura di uno o più assalitori. Come nessuno ha confermato che l’obiettivo primario dell’attacco fosse proprio il luogo di culto ebraico: la polizia ha riferito che il commando, composto da “molti sospetti armati di fucile”, ha sparato in 6 luoghi diversi della città. Le forze speciali hanno dunque dato il via a una massiccia caccia all’uomo per le vie di Vienna, presto affiancate dall’esercito.
La cintura esplosiva con la quale è stato trovato l’attentatore ucciso ieri sera a Vienna «era un falso» ha dichiarato il capo della polizia austriaca Gerhard Puerstr: «L’attentatore è stato neutralizzato alle 20.09», ha proseguito, spiegando che «le unità di pronto intervento sono entrate in azione velocemente e la fase caotica dopo gli attentati è durata molto poco». Sono «ore difficili» per Vienna e l’Austria ha aggiunto Puerstr, ringraziando per la «collaborazione tutte le forze della sicurezza». Su Twitter, la polizia ha quindi spiegato che sono state condotte perquisizioni nell’abitazione dell’attentatore che è stato ucciso. Il sindaco di Vienna ha aggiunto che ci sono perquisizioni e arresti in corso.
Ferito un poliziotto in uno scontro a fuoco. «È stato sicuramente un attacco terroristico» ha detto il cancelliere austriaco Sebastian Kurz che non ha escluso il «movente antisemita». Ma le notizie sull’attentato rimangono confuse e contraddittorie. Contemporaneamente infatti altri spari sono stati registrati in altri punti della città, due di questi sicuramente nei pressi dell’Hotel Hilton e in un parco cittadino. Secondo l’emittente pubblica Orf, che ha citato fonti della polizia, sarebbero stati addirittura sei i luoghi sotto attacco nel centro di Vienna.
Una vasta macchia di sangue è stata osservata sul marciapiede di fronte al Roter Engel, un locale della zona che ha i tavolini in strada. Altri testimoni hanno raccontato di aver sentito sparare almeno 50 o 100 colpi. La polizia ha montato una massiccia operazione, sigillando l’intero centro. Anche le unità speciali antiterrorismo Vega e Cobra sono state mobilitate. Tutte le stazioni dei tram e della metropolitana sono state chiuse. Il ministro dell’Interno, Karl Nehammer ha parlato di «situazione molto difficile, dobbiamo essere uniti. E ha annunciato che «verranno rinforzate le frontiere».
“Il ministro dell’Interno austriaco Karl Nehammer ha lanciato un appello in tv ai viennesi a non uscire di casa se non per motivi professionali o altre necessità urgenti, perché l’emergenza dopo l’attacco di stanotte nella capitale austriaca è ancora in corso. Le scuole resteranno chiuse, ha aggiunto.
UNO DEI VIDEO CHE HA FATTO IL GIRO SUI SOCIAL
La polizia viennese ha quindi invitato i residenti del centro a trovare riparo e non uscire di casa e a non diffondere foto o video dell’attacco in corso che avrebbe potuto mettere in pericolo agenti o passanti. I social si sono tuttavia riempiti di immagini, molte delle quali raccapriccianti, mentre testimoni scrivevano di aver udito “almeno 50 spari”. Alcuni media hanno parlato anche di una presa di ostaggi in un ristorante giapponese, ma anche questa informazione al momento non è stata confermata. “E’ un attacco terroristico disgustoso”, ha reagito il cancelliere austriaco Sebastian Kurz, aggiungendo che l’Austria non si lascerà intimidire dal terrorismo. Ma è l’Europa intera – già fiaccata dalla pandemia – a condannare “un atto codardo”, nel nome dell’unità “contro l’odio e la violenza”. “I nostri nemici devono sapere con chi hanno a che fare. Non ci arrenderemo”, ha tuonato il presidente francese Emmanuel Macron di fronte all’ennesimo attacco in Europa dopo la decapitazione di Samuel Paty e gli attentati di Nizza e Lione. “Non c’è spazio per l’odio e la violenza nella nostra casa comune europea”, ha twittato anche il premier Giuseppe Conte. Intanto, la Repubblica Ceca ha deciso di avviare controlli alle frontiere con l’Austria.