Villa Domi tra arti, cultura e scienze

Ripartenza in totale sicurezza e in assoluto comfort, per la settecentesca residenza nobiliare partenopea del patron Domenico Contessa, sede prediletta di manifestazioni di grande risonanza, nota per l’incantevole panorama sulla città di Napoli, il grande parco con piante secolari, gli splendidi saloni storici, la cura dell’ospitalità

Napoli. A Villa Domi, tutto pronto per gli eventi di qualità e di spessore in vari settori, di cui è location elettiva che animeranno la stagione estiva ormai alle porte.

La rappresentativa location storica, che domina Napoli dall’alto dei Colli Aminei, gode di una posizione favorevole, con una vista mozzafiato di rara suggestione e indubbio fascino.

Edificata sulle fondamenta di un monastero seicentesco, trasformata poi nel Settecento in una dimora nobiliare, oggi è una richiestissima location specializzata nell’ospitalità, dove vengono organizzati ricevimenti privati esclusivi e raffinati, per celebrare degnamente le occasioni più importanti della vita, come le ricorrenze particolari nelle quali sono richiesti gusto e charme, e prestigiose manifestazioni culturali, artistiche, scientifiche di ampia risonanza, in campo nazionale e internazionale. Sede favorita anche quale set televisivo e cinematografico, per seguite trasmissioni televisive, film e altre produzioni di successo.

Villa Domi assicura una ricettività confortevole e ottimale interna per 700 invitati, grazie alle sue quattro incantevoli e panoramicissime sale storiche, dove vengono allestiti superbi e scenografici banchetti, con un ritorno d’immagine ai massimi livelli. Inoltre, gli ampi e lussureggianti spazi esterni, garantiscono un’ampia capienza che assicura un eccellente distanziamento a prova di contagio.

Gli accoglienti ambienti, tutti indubbiamente di gran classe, quanto di rara bellezza e raffinatezza, consentono di godere di un’atmosfera antica e prestigiosa che, puntualmente, riesce a trasferire tutti i propri incanti nei festeggiamenti per costituisce l’appropriata cornice e il riferimento più indicato, con tutti i suoi splendori che riportano ai fasti della migliore nobiltà partenopea, dal XVIII secolo in poi.

Gli esclusivi ambienti interni si affacciano  nei vasti e curati spazi esterni di grande impatto visivo e indiscutibile fascino, con l’ampio parco, caratterizzato dalle sue essenze arboree di notevole rilevanza botanica, sempreverdi odorosi e piante fiorite dalle quali sprigionano gli intensi profumi caratteristici dell’area mediterranea. Un contesto charmant che incanta anche l’ospite più esigente, dove è possibile ammirare da una posizione altamente favorita, il Golfo di Napoli nella sua magnificenza che lo rende unico al Mondo, e passeggiare tra il verde lussureggiante del rigoglioso parco.

In questa fascinosa location, si è tenuto il convegno “Un pensiero per Fiorella Fabiola”, ideato e diretto da Magda Mancuso in collaborazione con la fondazione Francesco Terrone di Ripacandida e Ginestra, di cui è portavoce Massimo Sparnelli. L’incontro ha fatto da battistrada per il rilancio, per quanto cauto e soprattutto in sicurezza, delle molteplici attività di ampio interesse, che hanno sempre contraddistinto la bellissima location di Salita Scudillo, dove stanno fioccando richieste su richieste, e soprattutto prenotazioni non solo per l’estate, ma pure per l’autunno/inverno e già per il prossimo anno.

Un fondamentale segno di ripresa che invita a ‘pensare positivo’ e a ben sperare in un ritorno all’agognata normalità e con essa alla socialità.

Con coraggio, Magda, conduttrice tv, dedita anche al giornalismo, ha deciso di non rinviare l’evento, nonostante il periodo storico particolare, e si è lanciata nella sua promozione con il supporto di tanti colleghi, come lei motivati, e il prezioso sostegno del patron di Villa Domi, Domenico Contessa, particolarmente sensibile alle tematiche sociali. Ha voluto quindi ‘dare il la’ alla sospirata ripresa delle migliori manifestazioni programmate nella settecentesca dimora, per quanto il pubblico sia rimasto necessariamente assente. Ha comunque potuto seguire il convegno, anche se a distanza, grazie ai servizi televisivi realizzati da diverse emittenti, godendo della indiscutibile bellezza e panoramicità mozzafiato della villa nobiliare partenopea.

La magica location dell’infaticabile Mimmo Contessa – tra i partecipanti che hanno dibattuto sugli approcci più indicati a prevenire e a curare il male è testimoniato le proprie esperienze a riguardo – ha ospitato l’evento con encomiabile efficienza.

Motivata dalla ferma convinzione che, oggi più che mai, sia assolutamente necessario “tendere una mano ed essere vicini con il dialogo a chi maggiormente è stato colpito dalle difficoltà sopraggiunte con il covid-19”, Magda spiega che “bisogna parlarne, perché la depressione è una malattia sociale, prima ancora che individuale, e la prima cosa da fare è arginare l’indifferenza, lasciare una giusta informazione e un messaggio d’amore”.

Questa manifestazione è nata da una storia di tanta sensibilità e inadeguatezza al mondo, quella di Fiorella Fabiola, sorella gemella di Magda, morta suicida a 38 anni, dopo un lungo periodo di depressione.

Hanno relazionato, per il settore medico, i proff.: Paolino Cantalupo (psichiatra), Pietro Prevete (psichiatra psicoterapeuta dirigente responsabile Progetto Antistalking ASL NA1); i dott. Barbara Arena (psicologa psicoterapeuta), e Carlo Nunneri (nutrizionista).

Sono intervenuti: Francesco Terrone, ingegnere e presidente associazione “Ripacandida e Ginestra”; Domenico Contessa, imprenditore e patron di Villa Domi.

Quali rappresentanti dello spettacolo, Anna Capasso, cantante e attrice partenopea, impegnata nel sociale, il dott. Fabio Palazzo, comunicatore e presidente di Jet Set Capri, di recente premiato con il  “Masaniello”. A moderare, il giornalista Rai Rino Genovese.

Ad apertura del convegno, un’esibizione dal vivo con chitarra e voce, dei giovani artisti Marialuna D’Orsi, cantante, e Carlo Russo, chitarrista, autori rispettivamente del testo e della musica di una canzone a tema, scritta proprio per questa particolare occasione.

Conclusioni a cura di Magda Mancuso.

L’evento è stato trasmesso sulle televisioni TVA, TLA, CE TV Comunication e DGPhotoArt. Per le interviste, l’inviata Isabella Montano.

Così come un cancro attacca un organo, la depressione aggredisce l’anima fino ad ucciderla.

“Questo male si può vincere e si può anche prevenire”: continua a ripetere con convinzione la popolare conduttrice, che ha perso cinque anni fa la sorella gemella, Fiorella Fabiola, suicida all’età di 38 anni a causa proprio della depressione, lasciando ai suoi affetti più cari un messaggio sul cellulare.

Il convegno/evento realizzato in totale sicurezza e perfetta efficienza nella suggestiva cornice della dimora settecentesca di Villa Domi, è stato mirato a ricordare tutti coloro che non sono riusciti a superare il malessere della depressione ma, soprattutto, per lasciare un messaggio di speranza, attraverso la presenza e la parola di esperti, professionisti del settore, che hanno relazionato con chiarezza, fornendo un approccio propositivo e utile, fornendo con le loro parole, info e sostegno adeguati.

Ad aprire il convegno, con un’esibizione live, la giovane cantante Marialuna D’Orsi e il chitarrista Carlo Russo che hanno rispettivamente realizzato il testo e la musica di una canzone scritta per l’evento. Interviste a cura di Isabella Montano e Fabiana Deger.

Moderatore dell’evento, il giornalista della Rai Rino Genovese. Ed ecco come la storia di Fiorella si fa universale e portavoce di un preciso messaggio: diffondere e prevenire è di estrema importanza.

Parlare significa dare la possibilità a tutti di poter essere ascoltati e cominciare a sentirsi più leggeri e questo è un primo passo per uscirne, come ha spiegato Manuela Morra (psicologa, psicoterapeuta).

In che modo può essere definita la depressione? Quali le sue cause? “Un accomodamento, affondare nella poltrona del presente, mancanza d’mmaginazione, incapacità di incanalare la propria aggressività. Questa è depressione” – ha affermato lo psichiatra Paolino Cantalupo.

Tante possono essere le cause ad essa legate, “come le pressioni psicologiche quali lo stalking”, ha sottolineato Pietro Prevete (psichiatra, psicoterapeuta e dirigente responsabile Progetto Antistalking ASL NA1) che ha evidenziato come la malattia possa essere curata ma, a volte, i pazienti possono non essere pronti ad affrontare il percorso di guarigione.

La depressione ha anche uno stretto legame con il cibo: Carlo Nunneri, nutrizionista, ha spiegato che alcuni cibi e una determinata dieta possono contribuire attivamente a curare la malattia. Ci sono studi che confermano come l’assunzione di omega 3, di alcune vitamine e nutrienti, insieme ai farmaci prescritti dal medico, aiuti i pazienti a guarire. Riguardo alla dieta anti-depressiva, è opportuno distribuire equamente nei vari giorni della settimana, gli alimenti più appetitosi.

Francesco Terrone, ingegnere e presidente dell’associazione “Ripacandida e Ginestra”, ha sottolineato l’importanza di curare la malattia dall’inizio e la necessità di esserne consapevoli, per riuscire a  reagire.

Sono seguite una serie di interessanti testimonianze di lotta e di rinascita dalla depressione.

L’attrice e cantante Anna Capasso e il patron Domenico Contessa hanno raccontato le loro esperienze personali e a contatto con persone care, focalizzando il ruolo della volontà individuale nel riuscire a salvarsi da soli, ricorrendo alle proprie forze per vincere il “male di vivere”, affrontando con coraggio e impegno le avversità. Ancora, Fabio Palazzi, comunicatore e presidente di Jet Set Capri, ha parlato della sua storia offrendo con spontaneità un autentico messaggio di gioia di vivere.

Tante altre iniziative di spessore sono in cantiere a Villa Domi. La storica location riconferma ancora una volta la sua naturale predisposizione a essere punto di riferimento ideale per kermesse aperte al pubblico, meeting di lavoro, incontri multidisciplinari, sfilate di moda, rappresentazioni artistiche, quanto per eventi di carattere privato, dalla riuscita del tutto garantita, e indimenticabili perché unici e accuratamente organizzati con competenza e passione.

La struttura del XXVIII secolo che attualmente ospita prevalentemente convegni, incontri di prestigio, matrimoni e ricorrenze per un pubblico raffinato, sorge in posizione favorita sulla Salita dello Scudillo, in un luogo di suggestiva bellezza paesaggistica, immerso nel rigoglioso verde e nella quiete, e rappresenta una testimonianza di gran pregio del gusto francese, in auge a quel tempo.

La sua edificazione, attraverso due fabbricati disposti a “L”, fai quali si gode una spettacolare veduta sul golfo, fu richiesta dai Meuricoffre, potente famiglia svizzera di mecenati e banchieri, fondatori della prima colonia elvetica del Regno di Napoli.

Molti uomini illustri vi hanno soggiornato, rimanendo affascinati e portando ovunque il ricordo quale efficace testimonianza: da Mozart a Celeste Coltellini e, tra essi, il celebre artista e scultore Francesco Jerace, autore di una serie di opere create per impreziosire i grandi saloni e i panoramicissimi giardini, custodi di tanti segreti, dove è possibile tutt’oggi trovare un’inaspettata pace.

Nel complesso architettonico che si distingue anche per una flora di particolare rilevanza botanica, è possibile ammirare sono statue di ottima fattura, artistiche vasche, panche e altri elementi architettonici di pregio che ne fanno un set perfetto per riprese cinematografiche e televisive e servizi fotografici. La residenza è pure punto di riferimento per concerti di musica classica, jazz e blues.

Teresa Lucianelli

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