Numerosi, partecipi e coinvolti: tanti i visitatori che hanno affollato le sale del Castello di Bauso di Villafranca Tirrena per l’inaugurazione di ‘Baus°Art’, la collettiva realizzata dall’ Ufficio Promozione Artisti della Città di Messina nell’ambito delle manifestazioni del progetto biennale ‘Castello … In Aria’.
In esposizione le opere di Martina Camano, Rita Casdia, Michela De Domenico, Cinzia Ferrara, ICS, Giuseppe Lisciotto, Chiara Lucà Trombetta, MaCa, Roberto Miroddi, Cinzia Muscolino, Nessuno Nettuno, Nerina Toci, VIS. La mostra, curata da Enrica Carnazza, è a ingresso gratuito e sarà aperta dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle ore 13 e il mercoledì anche dalle ore 15:30 alle ore 17:30 fino al 2 luglio e fa parte del programma di eventi del progetto biennale ‘Castello … In Aria’ – Giovani per la Valorizzazione dei Beni Pubblici organizzato dal Centro Sperimentale di Didattica e Divulgazione Musicale ‘Progetto Suono’ di Messina, in partenariato con il Comune di Villafranca Tirrena e in collaborazione col la Pro-Loco di Villafranca Tirrena e finalizzato alla valorizzazione del ‘Castello di Bauso’ dico Villafranca Tirrena (ME), bene di proprietà del demanio culturale della Regione Siciliana, concesso dal Polo Regionale di Messina per i Siti Culturali su mandato dell’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e delle Identità Siciliana. ‘Castello in … Aria’ è co-finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri-Dipartimento della Gioventù. Tredici artisti – ha detto Enrica Carnazza, curatrice della mostra, durante la cerimonia di inaugurazione – hanno interpretato e reinterpretato questo luogo splendido, e il suo giardino unico.
L’hanno fatto scegliendo ora l’uno ora l’altro di due filoni. Per un verso, alcuni di loro hanno deciso di lasciarsi prendere dalle suggestioni insite nel titolo del progetto, ‘Castello … In Aria’ e quindi hanno provato a interpretare l’ideale, il sogno, l’impossibile, la visione. Altri si sono documentati e hanno voluto raccontarne la storia. Ci ha particolarmente emozionato – ha detto Ottanà – il fatto che gli artisti abbiano tratto ispirazione da questo nostro ‘Castello … In Aria’ che, al contrario del senso comune, esiste davvero e appunto si può raggiungere, si può visitare, si può animare e vivere. Esattamente come si sta facendo per questo progetto. Siamo stati inoltre molto colpiti dalla rilettura attraverso il medium artistico delle vicende che hanno caratterizzato la storia di questo luogo e i suoi particolarissimi personaggi, tra i quali quella del bandito Pasquale Bruno.
E’ auspicabile – ha concluso Carnazza – che si trovino le modalità per assicurare l’apertura del Castello di Bauso anche durante i weekend. Il luogo davvero merita di essere conosciuto e visitato ed è di interesse sia per i cittadini sia per i turisti.