‘VILLINO BIFAMILIARE’, regia di Arturo Cirillo, dal 28 aprile all’8 maggio, al Teatro San Ferdinando di Napoli

Fabrizia Ramondino – la scrittrice tragicamente scomparsa nel 2008 all’età di 72 anni, autrice di romanzi e racconti come Althènopis, Star di casa, Storie di patio, Dadapolis e di sceneggiature come Morte di un matematico napoletano – nel suo fertile percorso nella scrittura ha sperimentato varie forme di componimento letterario. Irrequieta e curiosa per natura, si è misurata con i generi più canonici del romanzo e del racconto ma anche con reportage, poesie, indagini sociologiche e opere teatrali. Di queste ultime, solo Terremoto con madre e figlia, pubblicata da Il Melangolo, è stata messa in scena da Mario Martone nel 1994. I restanti testi teatrali – da “Caffè degli specchi (Opera buffa ma non troppo)” a “Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo”, per citarne alcuni – che per qualche anno Fabrizia Ramondino scrisse anche sotto la suggestione della lettura delle opere di Thomas Bernhard, ma non solo, sono inediti.

A questi il Teatro di Napoli-Teatro Nazionale, per scelta del direttore Roberto Andò, dedica un progetto di allestimenti, il primo del quale – dal titolo Villino bifamiliare – andrà in scena al Teatro San Ferdinando di Napoli giovedì 28 aprile, affidato alla regia di Arturo Cirillo, dove replicherà fino a domenica 8 maggio.

Lo spettacolo è interpretato dallo stesso Cirillo e da Sabrina Scuccimarra, Franca Penone, Rosario Giglio, Roberto Capasso, Francesco Roccasecca.

Le scene sono di Dario Gessati; i costumi di Gianluca Falaschi, Nika Campisi; le musiche di Francesco De Melis; le luci di Camilla Piccioni. La produzione è del Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

«A distanza di più di trent’anni – scrive il direttore Roberto Andò nelle note di presentazione del progetto editoriale dedicato agli inediti teatrali della Ramondino con una nuova collana di teatro da lui diretta per l’editore Marotta&Cafiero – è venuto il tempo di far conoscere a vecchi e nuovi lettori una parte così rilevante dell’attività di una grande scrittrice europea che il tempo, la mediocrità culturale e la trascuratezza hanno concorso a mettere in ombra. Come tutti i risarcimenti è un atto doveroso ma tardivo. Mi fa però particolare piacere, a riscontro di un cerchio amicale che continua tuttora a proteggerla lì dove si trova, che a mettere in scena per il Teatro Nazionale di Napoli, al Mercadante, i primi testi che pubblicheremo, Villino bifamiliare e Stanza con compositore, donne, strumenti musicali, ragazzo, siano Arturo Cirillo e Mario Martone, due artisti che lei ha molto amato e con cui ha condiviso importanti pezzi di vita.

Una sorta di fedeltà che sembra alludere alle radici, quelle «radici sempre fragili» ma consapevoli «che nei giorni più limpidi e solari si nascondono insidie, che ogni radioso paesaggio può di colpo sparire», come scrisse Natalia Ginzburg a proposito dei temi più cari alla grande scrittrice. Col nostro piccolo gesto, oltre a collocare l’opera di Fabrizia Ramondino nella molteplice varietà dei suoi interessi, vorremmo contribuire a restituirle il posto che le spetta nel grande canone letterario del Novecento, il luogo giusto per impedire che ne sparisca il radioso paesaggio».

«Il Teatro di Napoli e il suo direttore Roberto Andò hanno meritoriamente deciso di far conoscere alcuni dei testi teatrali di Fabrizia Ramondino – sottolinea Arturo Cirillo nelle note alla messa in scena. Il primo ad essere presentato, con la mia regia, è Villino bifamiliare nel quale troviamo molto della passione politica e dell’ironia di questa autrice. Attraverso l’incontro di due coppie di coniugi, che dividono un villino situato nell’Alto Adige (o Sud Tirolo, dipende dal punto di vista), la Ramondino mette in relazione due mondi politici e sociali. Una coppia – composta da un ex alto dirigente, proveniente da un paese dell’est dopo il crollo del muro di Berlino e della fine dell’ideologia che lo alimentava, e da una fedele e pragmatica moglie, anch’essa dirigente se pur con una carica inferiore. L’altra coppia composta da un ex dirigente d’un partito politico di fede cattolica italiano, e sua moglie, donna bigotta e d’animo sognatore e sentimentale.

La convivenza forzata di queste due coppie, in esilio (ma forse sarebbe più corretto dire in reclusione, considerata la presenza di due guardiani che non dovrebbero mai perderli d’occhio), fa nascere tra loro delle relazioni che vanno dal conflittuale all’amoroso.

Quelli che sono messi peggio sono i due uomini: uno sembrerebbe impazzito e tenuto in un altalenante stato di lucidità da sua moglie, anche grazie a tranquillanti ed eccitanti abilmente dosati, e l’altro, apparentemente paralitico e ormai incapace di parlare e forse anche d’intendere.

Tra questi due relitti, le donne spadroneggiano conducendo una vicenda che si muove tra un gioco colto di citazioni, una introspezione tutta al femminile (così presente nella Ramondino) e un probabile giallo (genere letterario molto caro all’autrice). Il tutto in quella dolenza che porta la nostalgia e il rimpianto e la netta sensazione d’avere un glorioso avvenire, ormai alle spalle».

In occasione della prima messa in scena di Villino bifamiliare, il debutto delle ore 21.00 di giovedì 28 al Teatro San Ferdinando sarà anticipato alle 18.00 nel foyer del teatro dalla presentazione dell’omonimo volume con il quale la casa editrice Marotta&Cafiero inaugura la nuova collana di teatro Le foglie di Gray diretta da Roberto Andò. Alla presentazione interverranno Roberto Andò, Rosario Esposito La Rossa, Goffredo Fofi, Arturo Cirillo, Livia Patrizi.

VILLINO BIFAMILIARE
di Fabrizia Ramondino
regia Arturo Cirillo

con Sabrina Scuccimarra (Gretel), Franca Penone (Lucrezia), Arturo Cirillo (Hogger),

Rosario Giglio (Giuliotti), Roberto Capasso (Guardia), Francesco Roccasecca (Guardia)

scene Dario Gessati
costumi Gianluca Falaschi, Nika Campisi
musica Francesco De Melis
luci Camilla Piccioni

foto di scena Marco Ghidelli

produzione Teatro di Napoli – Teatro Nazionale

Info: teatrodinapoli.it

Biglietteria tel. 081.292030 / 291878 | e-mail: biglietteria@teatrodinapoli.it

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