Non doveva neanche esserci al Tour de France e invece Rafa Majka si toglie un’altra grande soddisfazione e porta a casa la sua seconda vittoria in carriera, la seconda vittoria al Tour nel giro di pochi giorni. Senza dimenticare la grande possibilità di aggiudicarsi la magli a pois. Il polacco della Saxo Tinkoff era indicato come uno dei favoriti e non ha deluso in una tappa in cui a lungo la Sicilia e l’Italia hanno sperato nella vittoria di Giovanni Visconti, ripreso da Majka ai – 4 e staccato ai 2.7 km dall’arrivo. La seconda tappa pirenaica, brevissima con i suoi 124,5 km, è stata caratterizzata da quattro Gpm e cioè Col du Portillon (8,3 km al 7,1 %), Peyresourde (13,2 km al 7%); Col de Van Louron-Azet (7,4 km al 8,3%) e l’arrivo in salita di Saint-Lary Pla-d’Adet (10,2 km all’8,3%). Sui Pirenei Nibali, invece, ha posto un’altra grande pietra sulla strada verso Parigi infatti lo “Squalo” guadagna altri 50” su Valverde e sugli altri rivali tranne Peraud che gli è rimasto a ruota. Con grande intelligenza tattica Nibali ha controllato la gara fino a quando ai 5,7 dall’arrivo, sfruttando lo scatto di Peraud, ha colto la difficoltà di Valverde. La maglia gialla è rimasto in compagnia di Bardet, Pinot e Van Garderen solo 700 metri. Quindi due rasoiate, secche e decisive, a cui ha resistito solo Peraud con cui è rimasto fin sul traguardo di Sain Lary Pla d’Adet dove è arrivato terzo, dietro Visconti, guadagnando ancora cinquanta secondi su Valverde, adesso lontano 5′ 26” mentre la lotta per il podio vede Pinot a 6′ e Peraud a 6′ 08”.
Sebastiano Borzellino