Vincenzo Scolamiero
Della declinante ombra
A cura di Gabriele Simongini
5 – 7 giugno 2019 ore 16.30 / 18.30
Workshop con l’artista
9 giugno 2019 ore 10.00 – 19.00
Finissage mostra
Museo Carlo Bilotti – Aranciera di Villa Borghese – Roma
Fino al 9 giugno 2019 il Museo Carlo Bilotti ospita la mostra Della Declinante ombra di Vincenzo Scolamiero, a cura di Gabriele Simongini. La mostra è promossa da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale – Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Roma dove Scolamiero è docente di Pittura, e in collaborazione con la Galleria Edieuropa-QUI arte contemporanea. Servizi museali di Zètema Progetto Cultura.
Nell’ambito della mostra si svolgerà, nei giorni 5 e 7 giugno 2019, “Uno stadio del respiro. Con moto leggero tra la luce e l’assoluto”, workshop di tecnica pittorica con gli artisti Vincenzo Scolamiero e Guido D’Angelo. Il laboratorio vero e proprio sarà preceduto da una breve visita alla mostra di Vincenzo Scolamiero con una guida d’eccezione, l’artista stesso. Ci si sposterà poi nel Laboratorio del Museo, dove si farà una breve presentazione del workshop, guidato dallo stesso Scolamiero e da Guido D’Angelo, per poi concentrarsi sulla parte creativa vera e propria.
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“La pittura di Scolamiero è evocativa, raffinata, sinestetica ed è sempre attraversata da un vento malinconicamente inquieto che è prima di tutto soffio e respiro interiore. Come scrive Simongini, nelle sue opere emerge “una natura poetica suggerita attraverso piccoli, antieroici resti e reperti in un microcosmo fatto di cose minute, ramoscelli, foglie secche, ciuffi d’erba, ciottoli, giunchi, nidi, i cui equivalenti reali il visitatore attento e paziente potrà trovare nella circostante Villa Borghese, prima o dopo aver visitato la mostra. Ma natura “altra” è quella cercata da Scolamiero, immersa in una dimensione quasi amniotica che spesso diventa umbratile e visionaria”. Non a caso il titolo della mostra e di un ciclo di opere qui presentate, “Della declinante ombra”, prende per mano l’osservatore riportandolo sulla via dell’interiorità, dell’illuminazione poetica, in un cammino verso le origini che risale a Rilke, a Celan, a Hölderlin, solo per citare alcuni dei riferimenti lirici di Scolamiero. Come nota ancora il curatore, ‘la “declinante ombra” rimanda a un itinerario in discesa, verso il nulla o verso l’Ade, nel mondo ctonio (“Tutto qui in basso è simbolo e ombra”, ammonisce Pessoa col suo tono oracolare), evocando quel percorso che dovrà rifare Euridice dopo essere stata tragicamente guardata da Orfeo, emblema del Poeta’. Da segnalare anche i rossi ruggine o sangue dei suoi quadri recenti (dai cicli “In un giro di vento” e“Come l’aria alla terra legati”), alcuni dei quali realizzati per l’occasione, che portano con sé tracce e memorie dei rossi incandescenti e visionari di Scipione, rendendogli omaggio.”
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