ALa Lazio vince in rimonta all’Olimpico di Torino per 2-1 contro i padroni di casa del Toro, gli uomini di Sarri senza troppa apprensione sbancano Marassi per 3-1 contro il Genoa.
Sarri ed Inzaghi, due filosofie di gioco diverse a confronto, soprattutto due rose a confronto molto diverse tra di loro, cuore e talento quella dei biancocelesti, fuoriclasse affermati e potenza pura quella dei bianconeri, ne conseguono vittorie diverse, una di cuore in rimonta su un campo difficilissimo come quello dell’Olimpico di Torino, l’altra quella juventina, dimostrando superiorità e mettendo in mostra i propri gioielli. A cambiare sono anche i simboli, da una parte Immobile, attaccante che dimostra i frutti del duro lavoro, ed i numeri da fuoriclasse ottenuti con la fame di gol, dall’altra Cristiano Ronaldo, campione che proprio di rinunciare a vincere non ci pensa.
Ha dimostrato ancora una volta di aver preso le sembianze da grande squadra, la Lazio di Inzaghi, rimontando la seconda partita di fila, dopo il gol di Belotti dal dischetto, rimontando con i gol del capocannoniere Immobile, e di Parolo anche con l’aiuto di una deviazione; pura accademia, si ma delle Belle Arti, per la Juventus, che vince a Marassi con tre perle dei suoi fuoriclasse, prima Dybal, che salta tre uomini e dal limite infila Perin all’angolino, poi Cristiano Ronaldo con un terrificante terra-aria che non lascia scampo al portiere ex Juve, infine Douglas Costa che da fuori, si sposta il pallone e con il suo mancino, giro, come se fosse la cosa più semplice al mondo la piazza all’incrocio, lasciando Perin, stavolta immobile.
Di Pinamonti il gol nel finale, bravo a superare Cuadrado e battere Sczcesny con un bel mancino all’angolo.
Redazione