Il terzo indagato per la violenza sessuale denunciata da una 24enne nella stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano, in provincia di Napoli, lascia il carcere. Il Tribunale del Riesame ha disposto la liberazione di Raffaele Borrelli mentre Alessandro Sbrescia e Antonio Cozzolino, gli altri due ragazzi arrestati circa un mese fa, sono liberi già da diversi giorni.
Per i giudici la violenza subita dalla ragazza non è documentata dai video sequestrati alla stazione della Circumvesuviana di San Giorgio a Cremano. Esisterebbero dei dubbi sulla ricostruzione dei fatti fornita dalla ragazza e quindi i giudici avrebbero ritenuto “poco circostanziata” la ricostruzione dei fatti fornita dalla giovane donna. Nelle motivazioni ricordano che i filmati presentati dagli inquirenti riguardano le fasi antecedenti e subito successive alle presunte violenze.
Il caso della 24enne che ha denunciato lo stupro è diventato anche motivo di uno scontro politico con il vicepremier Luigi Di Maio che aveva criticato già la decisione dei giudici di scarcerare i primi due arrestati. Parole giudicate “imprudenti e intempestive” dai consiglieri di Unicost (corrente di centro del Csm), chiedendo al Csm di intervenire per tutelare la professionalità delle toghe. “Occorre un intervento urgente e forte di questo Consiglio, prima che i fondamentali principi di indipendenza e autonomia della magistratura, oltre che di presunzione di innocenza di ogni imputato, siano irreversibilmente indeboliti da dichiarazioni rese dagli stessi soggetti che la Costituzione pone, con vincolo di giuramento, a loro salvaguardia” ha detto a nome del gruppo il consigliere Michele Ciambellini, annunciando in apertura del plenum del Csm l’iniziativa.